Una brutta partita. C’è poco da dire. Ok che il caldo ha fatto la sua parte, va bene che la qualificazione ai quarti era ormai cosa fatta, ma una sconfitta del genere fa riflettere. Tanti, troppi passi indietro. Il secondo posto alle spalle dell’Inghilterra significa Spagna e servirà ben altra squadra per sognare di battere le Furie Rosse. La Svezia, già eliminata, è uscita dagli europei a testa alta. Una vittoria meritata, voluta ed ottenuta col cuore. I Bleus si dovranno fare un bell’esame di coscienza. E sperare che lo scherzetto di Ibra sia bello perchè dura poco…
Già dal primo tempo si era capito che la Francia non appariva proprio in serata. Poche verticalizzazioni e giocate nello stretto per prendere d’infilata la non certo dinamica difesa svedese. E’ vero che stasera Mellberg e Jonas Olsson sono stati delle rocce insuperabili, ma troppo spesso sia Ribery che Benzema si son guardati troppo allo specchio. E probabilmente lo stava facendo anche Mexes, visto che dopo 10 minuti di gioco si è fregare come un allocco da Toivonen che, fosse stato più freddo, avrebbe sbloccato anzitempo la partita. Il primo tempo si conclude con una Francia poco convinta. Lontana dagli standard visti nella gara con l’Ucraina.
Nella ripresa la musica non cambia. Anzi. Hamren si gioca la carta Wilhelmsson, che si rivela la mossa vincente. L’ex Roma spacca in due la partita, prendendo spesso d’infilata la disattenta difesa dei Bleus. Il capovaloro, però, deve ancora arrivare e non poteva che firmarlo quel signore lì: Zlatan Ibrahimovic. La sua mezza girata ad anticipare Mexes ( e chi se no?) è da applausi a scena aperta. Lloris, il miglore dei suoi, questa volta non può nulla e i tifosi svedesi si possono scatenare.
Nel frattempo segna l’Inghilterra, ma la Francia non sembra aver intenzione di reagire. Blanc mischia le carte: dentro Malouda per Ben Harfa, Menez per Nasri e Giroud per M’Vila (un altro che non ha demeritato). Una buona occasione ce l’ha Menez, poi Giroud, ma è troppo poco per dire che i Galletti ci hanno provato. Con l’ingresso dell’attaccante del Montpellier il metodo di gioco cambia: più crosso e meno tikitaki. Ma in dieci non è facile cambiare l’inerzia di un match. Un’inerzia che si conferma a favore della Svezia, che nei minuti finali, con Larsson, suggella una grandissima vittoria. Triplice fischio di Proenca: 2-0 per Ibra & Co. Svezia a casa, ma con orgoglio. Francia ai quarti, ma non la Francia di stasera.
SVEZIA 2-0 FRANCIA
54′ Ibrahimovic, 90′ Larsson
Svezia: Isaksson; Granqvist, Mellberg, J. Olsson, M. Olsson; Svensson (33’st Holmen), Kallstrom; Larsson, Toivonen (33′ st Wernbloom), Bajrami (1’st Wilhemsson); Ibrahimovic. In panchina: Wiland, Hansson, Lustig, Antonsson, Safari, Elm, Elmander, Hysen, Rosenberg. Allenatore: Hamren
Francia: Lloris; Debuchy, Rami, Mexes, Clichy; Nasri (31′ st Menez), M’Vila (32′ st Giroud), A. Diarra; Ben Arfa (14′ st Malouda), Benzema, Ribery. A disposizione: Mandanda, Carrasso, Evra, Reveillere, Koscielny, Cabaye, Valbuena, Matuidi, Martin. Allenatore: Blanc
Arbitro: Pedro Proença (POR)
Marcatori: 7′ st Ibrahimovic (S), 45′ st Larsson (S)
Ammoniti: Holmen (S), Mexes (F)
Stadio: Olympic Stadium di Kiev
Marco Trombetta