Bleus

Nessun regalo per i quarant’anni di Zizou: cresce soltanto la nostalgia per quella grande e vincente Francia

All’indomani del 27 giugno 2006, i giornali spagnoli titolavano con ‘el sueno roto‘ l’inaspettata sconfitta con la Francia ai quarti di finale del mondiale tedesco. E pensare che il celebre quotidiano Marca, alla vigilia del match, aveva erroneamente profetizzato: “Il toro spagnolo si divertirà con i vecchi galletti…“. Profezia che sembrava pronta ad avverarsi quando, poco prima della mezz’ora, un rigore di David Villa portava in vantaggio le Furie Rosse. Peccato per loro che quella Francia non era quella di oggi. Quella era la Francia di Thuram, Makelele, Vieira, Henry, Trezeguet. Era la Francia di Zinedine Zidane.

Sei anni fa, di questi tempi, la Francia si sbarazzava 3-1 della Spagna. Oggi, con i Bleus senza leader né trascinatori, il risultato è un secco e meritato 2-0 per gli spagnoli.

E proprio nel giorno del suo quarantesimo compleanno, mentre i Bleus perdono senza giocare a calcio contro la Spagna, la mente dei francesi non può che tornare a rivivere i fasti di quella fantastica nazionale. Di quella squadra Zizou era leader, trascinatore, goleador, uomo assist. Era tutto quello che manca all’attuale undici titolare dei Bleus. Sei anni fa, contro una Spagna agli albori del proprio dominio europeo e mondiale, la Francia riuscì a rimontare lo svantaggio iniziale con le reti di un giovane Ribery, di un grandissimo Vieira e, appunto, di un immenso Zizou. Come finì quel Mondiale ce lo ricordiamo tutti, ma dobbiamo anche ricordarci che quella Francia fu l’ultima nazionale ad estromettere le Furie Rosse da una competizione ufficiale.

Una squadra che pensava ad imporre il proprio calcio e non a seguire quello altrui. Se poi torniamo indietro fino a dodici anni fa, troviamo una formazione addirittura più forte: ai protagonisti del 2006, infatti, dobbiamo aggiungere gente come Desailly, Blanc, Deschamps e Djorkaeef. Ai quarti del finale di Euro 2000 sulla strada dei Galletti c’è di nuovo la Spagna. Anche in quel caso, dopo l’iniziale rete su rigore di Mendieta, ci pensarono Zidane e Djorkaeff a sistemare le cose. Ed anche in quel caso, stavolta purtroppo, ci ricordiamo come andò a finire quell’Europeo.

Bleus con poco carattere

Con il passare degli anni, quei fantastici giocatori hanno dovuto abbandonare la causa Bleus, più per dati anagrafici che per meriti. Il cambio generazionale non è mai arrivato e la Francia, senza di loro, non è più riuscita a ritrovare la strada del successo. Tanti nomi, tante promesse e aspettative. Ma poco carattere. Ribery, Benzema, M’Vila e Nasri: a loro si chiedeva di provare a emulare le gesta di quei grandi campioni. Il risultato, però, è stato totalmente diverso.

Blanc, non è così che si vince

Ieri,vedendo giocare la squadra di Blanc, è creciuta a dismisura la nostaglia per quella squadra, che non avrebbe mai giocato con 8-9 uomini dietro la linea del pallone. La Spagna è forte, fortissima, ma giocare così equivale a suicidarsi.

Scendere in campo con cinque difensori ed uno spaesato Malouda è stato un inno alla sconfitta. Lasciare fuori Nasri e Menez, poi, è stato un invito a nozze per gli spagnoli, che non hanno dovuto far altro che applicare il loro magico ed estenuante tikitaki per portarsi a casa il match.

Nel frattempo, al povero Zizou, saranno andati di traverso torta e champagne. Avrebbe voluto lasciare lì tutti gli invitati, prendere il primo aereo per Donetsk e cercare di arrivare in tempo per giocare almeno gli ultimi venti minuti. Indossare gli scarpini, quella maglia numero 10 che lontano dalle sue spalle non fa più lo stesso effetto e provare a riportare la magia di quella grande, carismatica e vincente Francia.

Marco Trombetta

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One thought on “Nessun regalo per i quarant’anni di Zizou: cresce soltanto la nostalgia per quella grande e vincente Francia

  1. Condivido,Blanc mi ha deluso moltissimo per il suo atteggiamento rinunciatario,ha giocato per arrivare ai rigori,ma così non poteva che perdere.Dopo il gol spagnolo poi è andato in totale confusione,Giroud doveva giocare fin dall’inizio insieme a Benzema(più arretrato) come terminale offensivo avanzato.
    Il credito di cui vantava Blanc per esser subentrato al disastroso Domenech si è esaurito.
    Adesso il CT ha 2 anni per lavorare in vista dei mondiali 2014 e provare a dare un’identità a questa squadra.
    Speriamo che la crescita della Ligue1 lo aiuti in questo compito.

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