C’ètat ècrit, titolano i francesi: era tutto scritto. La sconfitta con le Furie Rosse, la prima in una competizione ufficiale, è stata accolta quasi come una liberazione dal popolo francese, ormai stufo di vedere una squadra pian piano sgretolarsi come l’intonaco di una vecchia casa. La stessa casa costruita con pazienza, diligenza ed applicazione da Blanc, ma con delle fondamenta troppo deboli per resistere anche alle più leggere correnti d’aria. Un nervosismo insensato, con Nasri a capo del movimento, una squadra prigioniera del proprio talento mai espresso. L’appuntamento con Euro 2012 si è rivelato un flop: i Galletti sono proprio andati in Blanc.
La partita contro la Spagna è stato un non-match. Squadra deludente, frustrante e schierata in campo senza capo nè coda. Blanc ha deluso le aspettative, proponendo un undici remissivo ed evidentemente spuntato. I nostri cugini d’Oltralpe, però, hanno trovato il modo di sottolineare tutte le lacune della propria nazionale, esponendole in maniera chiara, diretta e soprattutto ironica in un simpatico video (che troverete QUI). La clip, ambientata nel mondo di Facebook, vede protagonisti Blanc, Benzema, Ribery ed alcune leggende del calcio francese come Zidane e Platini, impegnati a chattare, taggarsi e condividere link sui Bleus. Ridere per non piangere, avranno pensato i francesi…
Anche perchè sdrammatizzare è la cosa migliore in un momento del genere. L’atmosfera è tesa, incandescente. Il match con la Svezia aveva fatto accendere i primi campanelli d’allarme, ma la gara con la Spagna ha letteralmente scatenato un’incendio vigoroso e difficile da domare.
I primi fuocherelli si erano accesi in maniera imminente subito dopo le scelte di Blanc: dentro Reveillere e Malouda, Debuchy spostato a centrocampo, Nasri e Menez in panchina. Un 4-4-1-1 che si è trasformato in uno splendido tappeto rosso per l’agevole vittoria delle Furie Rosse.
“La Spagna è migliore di noi”, ha dichiarato laconicamente Blanc. “Non è mai facile metterli in pericolo”, continua il ct, che tuttavia non è sembrato mai intenzionato a mettere realmente sotto pressione la difesa spagnola. L’obiettivo era solo uno: contenere.”Volevamo arrivare a fine del primo tempo con uno 0-0″.
“Sapevamo che il lato sinistro era molto forte con Alba e Fabregas. E’ stato frustrante vedere che l’azione del goal è partita proprio dalla fascia che avevo maggiormente coperto. Ma è stato l’unico cross che Alba era nel primo periodo. Sapevamo che erano pericolosi da quella parte, ma ci siamo ugualmente lasciati sorprendere. Finire il primo tempo sotto 1-0 ci hanno penalizzati”.
Inutile, e tardivo, il passaggio ad un assetto ultra offensivo con Menez, Nasri, Benzema, Ribery e Giroud tutti insieme a combinare un bel niente. La porta è rimasta sempre troppo lontana e le azioni si perdevano in un labirinto di passaggi lenti e prevedibili. Caro Blanc, perchè snaturare così la squadra? Ma non era meglio il solito 4-3-3? Era troppo grande il rischio di giocarsi la partita?
Rispondiamo noi. Prima domanda – Per paura di perdere. Tuttavia, mettere un modulo super coperto con la Spagna equivale ad affidarsi semplicemente alla fortuna. In poche parole la strategia è: se loro non segnano nonostante il 150% di possesso palla, è probabile che al primo tiro in porta segniamo noi. Peccato che il più delle volte, a meno che non ti chiami Chelsea, non funziona. Seconda domanda – C’è da chiederlo? Con Menez e Nasri in campo il gioco dei Bleus ne beneficiava in velocità e profondità. Benzema non sarebbe rimasto a brancolare nel deserto e la difesa spagnola non sarebbe tornata negli spogliatoi con la maglietta ancora asciutta. Terza domanda – Qui la risposta è facile: assolutamente no. Semmai, giocando a viso aperto, l’unico rischio era quello di uscire a testa alta.
A conti fatti la campagna europea è stata una delusione. Impreziosita, per modo di dire, dalla pesante ed antiestetica ciliegina sulla torta di Nasri. Il franco-algerino ha dato di matto nel post partita, aggredendo verbalmente e quasi fisicamente un giornalista che gli aveva chiesto un’impressione sul match. Il numero 11 dei Bleus si era rifiutato di rispondere, affermando che la stampa fosse solo pronta a “scrivere altra merda”. A questo ha aggiunto “figlio di puttana” ed altri ‘complimenti’, concludendo il suo excursus di insulti con un consiglio al giornalista: “ecco, adesso puoi scrivere che sono maleducato”.
Insomma la situazione è quella che è. Ma non per questo i Galletti devono lasciarsi abbattere. La squadra ha un’età media abbastanza giovane, un attacco di grande livello ed un centrocampo di grande prospettiva. Manca la maturità e qualcosa dietro, dove Koscielny, nonostante l’eliminazione, si è dimostrato il migliore del reparto centrale difensivo. La squadra deve crescere, trasformare Ribery e Benzema in giocatori simbolo, capaci di rendere grande una Nazionale, che è cosa ben diversa rispetto ad un club. Poi c’è Blanc: il suo futuro deve essere ancora a tinte Bleu. Del resto è stato lui a risollevare la Francia dalle ceneri. Questo Europeo gli servirà ad imparare dai propri errori. Adesso ha due anni per trasformare questo ‘Adieu’ in un ‘Arrivederci’…
LE PAGELLE
Lloris: Il colpo di testa di Xabi Alonso è molto difficile da prendere, così come il rigore. Il capitano fa il suo lavoro, ma non può far nulla per evitare le marcature iberiche. VOTO 6
Clichy: Nel primo tempo il compagno di squadra Silva gli fa vedere i sorci verdi. Nella ripresa soffre di meno, ma quell’Evra in panchina grida vendetta. VOTO 5
Rami: Sicuramente migliorato rispetto alle scorse uscite, regge come può le infilate centrali degli spagnoli. Incoraggiante. VOTO 6
Koscielny: A sorpresa il migliore in campo. Non fa assolutamente rimpiangere Mexes (anche se non era molto difficile) e si dimostra attento in svariate occasioni. Ottimo il suo intervento nella ripresa su Torres. Blanc può puntare su di lui. VOTO 6,5 IL MIGLIORE
Reveillere: Ci dispiace per il povero Reveillere, ma non sarebbe dovuto scendere in campo. Dalle sue parti la palla non la vede mai, stende Pedro e mette in ghiaccio la qualificazione delle Furie Rosse. Giustamente spaesato. VOTO 4,5 IL PEGGIORE (da dividere con Blanc)
Malouda: Anche nel suo caso la panchina sarebbe stato il luogo più congeniale nel quale esprimersi. Combina poco e niente, non attacca nè difende. Una sola domanda per Blanc: perchè? VOTO 5
M’Vila: Non era facile per lui recuperare a pieno dall’infortunio ed entrare alla perfezione nei meccanismi di questa squadra. Si impegna, si batte, ma il contesto non lo aiuta. VOTO 5,5
Cabaye: E’ suo l’unico tiro in porta della partita dei Bleus. Non è mancato il suo dinamismo in mezzo al campo, ma purtroppo non è stato seguito dai compagni. VOTO 6
Debuchy: Blanc lo uccide schierandolo esterno destro di centrocampo. Le sue mansioni erano quelle di arginare gli attacchi della cintura sinistra spagnola, ma l’azione del goal del vantaggio inizia proprio da lì. Snaturato. VOTO 5
Ribery: Il feeling con Benzema si è fermato al 4-0 sull’Estonia. Franck prova ad inventarsi qualcosa, ma sbatte costantemente sul muro spagnolo. Con la Nazionale non ha ancora trovato la sua dimensione. VOTO 5,5
Benzema: Finisce così il suo europeo, con zero goal all’attivo. Doveva essere l’occasione giusta per consacrarlo come uno degli attaccanti più forti d’Europa, ma il suo fucile è sempre caricato a salve. Spesso solo e sconsolato, Karim non può far altro che mettersi le mani nei (pochi) capelli. VOTO 5
Sostituzioni
Nasri: A 25 minuti dal termine ed in quella situazione, solo una grande giocata avrebbe potuto risolvere il match. Ma Samir non l’aveva tra le sue corde. VOTO 5,5
Menez: Doveva giocare dall’inizio il nostro ‘Jerry’. Al suo ingresso in campo la difesa spagnola era già bella che chiusa. Difficile dare profondità e cercare l’uno contro uno. VOTO 5,5
Marco Trombetta