Ligue 1

Ibra 10 di numero e di fatto: a Parigi conta più della Tour Eiffel

Il 10. Forse in molti sottovalutano l’importanza ed il significato di questo numero. E’ la base del nostro sistema di numerazione, e secondo Pitagora è il numero perfetto, noncè il Tetraktys, ossia la somma della successione dei primi quattro numeri naturali. Inoltre nella religione biblica dieci sono i Comandamenti, mentre nel calcio il numero dieci resta lo status symbol del calciatore di classe.

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Senza di lui il Psg era terz’utimo…dietro al Reims

Ecco allora perchè Ibrahimovic non vedeva l’ora di indossarlo sulle proprie spalle. Era da agosto, quando arrivò al Paris Saint-Germain, che ‘gufava’ sul povero Nene. Fino a gennaio si è dovuto accontentare del 18, ma quando il brasiliano ha deciso finalmente di emigrare in Qatar, Ibra ha stappato una bottiglia di champagne e si è fatto subito stampare sulla maglia il suo amato numero. Il 10, quello dei giocatori più forti.

La gara di Bordeaux è stata l’occasione buona per battezzarlo. Ibra doveva segnare ed ha segnato, il Psg doveva vincere ed ha vinto. Una conseguenza, una congiunzione. E’ infatti da 18 partite a questa parte che si verifica questo evento. Nelle restanti due – dove Ibra era assente per squalifica – la squadra di Ancelotti è riuscita a racimolare soltanto un punto, perdendo in maniera imbarazzante in casa col Rennes in 11 contro 9.

Soltanto contro Sochaux e Reims i parigini sono riusciti a vincere senza l’aiuto dell’asso svedese, che da solo ha portato 24 punti dei 42 totali conquistati dalla squadra. Ibra segna un goal ogni 84 minuti, per una media di 1,05 a partita.

I NUMERI DEL ‘MONSTRE’ IBRA

ibrahimovic-bordeaux14   i milioni di ingaggio

18   le presenze in campionato

19   le reti in campionato

1.05   la media-goal per partita

84   i minuti a goal

24   i punti portati al Psg

Numeri assurdi, percentuali assurde che rendono giustificabile l’ingiustificabile. Come i 14 milioni di euro che Ibrahimovic guadagna all’anno. Cahuzac, ministro dell’Economia francese, le aveva addirittura definito “cifre indecenti”. Per non parlare del presidente della Repubblica Hollande, che rispetto a Ibra guadagna 90 volte meno.

E proprio a causa di ciò che il Psg sarà probabilmente costretto a pagare 40 milioni di euro al fisco. Ma Ibra se ne infischia dell’aliquota al 75%. Lui ha il numero 10, lui è il Psg.

C’è poco da fare. I 324 metri della Tour Eiffel non sono nulla in confronto ai 195 centimetri di Ibrahimovic. Senza lo svedesone di Malmoe, il Psg avrebbe avuto oggi 18 punti in classifica, terz’ultimo alle spalle del Reims.

Sono soltanto numeri? Sì, è vero. Come il 10.

Marco Trombetta

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