Sarebbe stato fin troppo facile proclamare ‘Hèros de la semaine’ sua maestà Eden Hazard. Tutti lo vogliono, tutti lo cercano e soprattutto tutti ne parlano. Dall’Inghilterra alla Germania, dall’Italia fino a tornare alla Francia. Per non parlare del Belgio, la sua madre patria. Questa settimana il funanbolico numero 10 del Lille ha sfoderato l’ennesima grandissima prestazione, diventando fra quei pochi in Europa che sono andati in doppia cifra sia nei goal che negli assist. Ma ne parleranno e riparleranno probabilmente per tutta l’estate, quindi, noi andiamo controcorrente. E parliamo di un ventenne sconosciuto che gioca in serie c e ne ha fatti due al Marsiglia in dieci minuti.
Il suo nome è John Christophe Ayina. Vi dice niente? No? Neanche a noi. Anche perchè di questo colored di belle speranze, alto 1,81 e nato a Rouen si sa francamente ben poco. Si sa solo che la sua carriera da professionista (per così dire) è iniziata con la squadra riserve del Psg, precisamente il Psg II. Il team b dei capitolini si trova nella CFA (la nostra C2 o Lega Pro etc etc…), campionato nel quale Ayina segna il suo primo goal il 14 Novembre 2010 contro il Lyon-Duchère. Poi ne segna un altro il 6 Febbraio dell’anno dopo, ma il rapporto di Ayina col goal finisce praticamente qui. Inizia la stagione tra campo (meno) e panchina (molto di più) giocando quattro partite, delle quali il Psg ne vince due (2-0 e 5-0) e ne pareggia altrettante (2-2 e 0-0), senza realizzare nemmeno l’ombra di un goal. Eclissato dalle stelle nascenti Kebano e Bahebeck che invece bruciano le tappe e arrivano ad esordire rapidamente in prima squadra.
Si arriva così a gennaio, mese nel quale si apre il mercato. Per il povero Ayina, sfiduciato più che mai, arriva il momento di cambiare aria. Per lui si aprono le porte della Division National, la terza serie francese, nella quale è pronto ad accoglierlo l’US Quevilly. Anche qui però, Ayina non ha il posto da titolare assicurato, ma la sua mezz’oretta a partita se l’assicura sempre. I gialloneri del resto non navigano in buonissime acque e lottano per non retrocedere nella CFA. Tuttavia, quando giocano in Coppa di Francia si trasformano. Il piccolo Quevilly era già arrivato in semifinale di Coppa nel 2010, quando fu sconfitto in casa dal Psg. Tutti rimasero sorpresi e a tratti scioccati dalla metamorfosi di quella squadretta quando giocava nella coppa nazionale francese. E anche in questa stagione non si sono smentiti.
Arrivano infatti agli ottavi, dove battono l’Orleans e si assicurano un posto ai quarti di finale. L’atmosfera nella cittadina francese è eletrizzante, soprattutto quando si scopre che l’avversario di turno sarà l’OM. Ayina in cuor suo spera di farsi comunque il suo spezzone di partita e affrontare per la prima volta una squadra della Ligue 1. E che squadra.
Tuttavia però, il Marsiglia di Deschamps in questo periodo è tutt’altro che una grande squadra e arriva a giocarsi il quarto di finale in una condizione disastrosa. Il Quevilly quindi ci crede e in un Michelle D’Ornano, prestato dal Caen per l’occasione, tutto esaurito tiene l’ 1-0 fino all 85′, quando Remy decide di salvare il suo OM. E il nostro Ayina? In panchina, almeno fino al 90′. Perchè al 91′, quando iniziano i tempi supplementari, tocca a lui.
Entra in campo col il numero 18 sulle spalle e prende il posto dell’autore del primo goal della serata, Valero. Si piazza al centro dell’attacco e appena dieci minuti dopo raccoglie un cross dalla destra con una splendida mezza girata che trafigge Bracigliano. Una gioia immensa per Ayina, ma destinata a durare poco. Solo due minuti dopo, infatti, è ancora il guastafeste Remy a pareggiare i conti e tenere in piedi la baracca Marsiglia. Ma il nostro John in cuor suo sapeva che quella era la sua serata e nessuno gliela poteva rovinare. Neanche l’attaccante titolare della nazionale francese.
Quando infatti tutti si preparavano ad incollerarsi con la lotteria dei rigori, Ayina, o magari il destino chissà, decide di porre fine al match sfruttando una papera indecorosa di Bracigliano e depositando il pallone del 3-2 nella porta sguarnita. Il pallone che vale la storica semifinale per il Quevilly e la storica e indimenticabile doppietta per Ayina. Un ragazzo che fino a quel momento aveva giocato appena 73 minuti ed ora in soli 10 è riuscito a farne due al Marsiglia. Sono le favole del calcio. Chissà cosa avranno pensato in quel momento i suoi più illustri compagni ai tempi del Psg, Kebano e Bahebeck, che fino all’anno scorso lo relegavano in panchina a suon di goal.
E chissà cosa avranno pensato quando l’hanno visto eleggere uomo partita e intervistare da tutte le emittenti più importanti di Francia. Forse stupore, un pò come tutti, forse un pizzico di invidia. La stessa che provava John quando li vedeva giocare, segnare ed esordire in Ligue 1. Con lui a sgomitare per guadagnarsi un posto in National. “Quando sono tornato a casa nemmeno ci credevo”, ha detto a tutti quei microfoni che non aveva mai visto prima. “Avrei messo la firma anche per fare un solo goal. Una doppietta contro l’OM non era neanche nei miei sogni. Per giunta i miei primi goal, proprio contro l’OM. Cosa c’è di meglio?”.
Forse solo riaffrontare il Psg in semifinale e batterlo stavolta. Come lui stesso ha confessato. Ma la sua ex squadra non c’è nemmeno arrivata in semifinale, perchè ha perso col Lione. Così come i suoi amici-nemici Kebano e Bahebeck. Stavolta staranno loro in panchina. Anzi a casa, a guardare la semifinale in televisione. Quella dove Ayina giocherà e magari, chissà, segnerà ancora…
Marco Trombetta