Non lasciatevi ingannare dal titolo. E nemmeno dai paragoni esagerati. Anche perchè Yohan Mollo è sì un ottimo e promettente centrocampista classe ’89, ma da qui a scomodare il divo della pubblicità della ‘Clear’ (e non stiamo facendo pubblicità occulta) ce ne passa. Ma allora, cosa gli avrà dato mai l’appellativo di Cristiano Ronaldo francese? Non tanto il suo modo di giocare, simile si, ma lontano dagli standard del portoghese. Bensì per il suo fisico statuario e la sua bellezza (?), che tanto ha fatto impazzire le sue ex tifose al Monaco. E che lo ha reso un’icona gay, al pari del suo rivale Ronaldo, che adesso deve stare attento a non farsi soffiare lo scettro. Cosa c’entra questo col calcio? Apparentemente nulla, quindi scopriamo chi è ‘Cristiano’ Yohan Mollo…
Nato a Martigues il 18 Luglio 1989, Yohan inizia a giocare a calcio quando ancora i suoi compagnetti giocavano con i Power Rangers. Cresce nelle giovanili del Marsiglia, poi approda nello sconosciuto Aubagne ed infine viene notato ed acquistato dal Monaco nel 2004. Qui comincia la sua esplosione e mentre la prima squadra conquista addirittura la finale di Champions League, lui si da da fare nelle giovanili, arrivando a conquistare il titolo delle riserve, la nostra Primavera, nel 2007. Nello stesso anno firma anche il suo primo contratto da professionista ed alcune big europee cominciano a sondare il terreno per assicurarselo.
Con la squadra del Principato, Mollo, comincia a far vedere al mondo le sue doti. Grande dribbling, velocità ed un ottimo piede destro che gli permette di disegnare punizioni non indifferenti. Nel 2008, sua stagione di esordio nella massima serie francese, colleziona 24 presenze, realizzando 2 goal e ben 6 assist. Ed è proprio qui che, grazie anche al suo numero 7 sulle spalle, escono fuori i primi paragoni con il celebre Cristiano Ronaldo. Inizialmente per il suo modo di giocare e per il suo stile nel toccare il pallone, poi per come pian pianino entra nel cuore di donne…e uomini.
Diventa così il ‘Cristiano Ronaldo di Monaco’, attira su di sè anche l’interesse di squadre italiane come Roma e Udinese, ma sfortunatamente tutto questo incenso sul suo nome comincia a dargli alla testa. L’anno dopo, infatti, su 17 presenze non realizza nemmeno un goal, tanto meno un assist, e finisce gradualmente per rovinare tutto quanto di buono si era detto su di lui. Così, nell’estate del 2010, tutte le offerte milionarie dell’anno prima si era volatilizzate ed il Monaco decide di mandare il suo belloccio dal rendimento incostante in prestito al Caen. Bella mossa. Tanto il Monaco è pieno zeppo di buoni giocatori…vero?
Ma quando mai. Il finale di stagione è di quelli comici. Il Caen si salva con 46 punti, mentre il Monaco retrocede mestamente, e incredibilmente, con 44 punti in classifica. E sapete qual’è il bello? Che non solo il nostro Yohan realizza nell’arco della stagione 4 goal e 2 assist, giocando praticamente tutte le partite, ma si permette anche il lusso di appendere al Louis II, in casa del suo ex Monaco, la punizione del 2-2 che permette ai suoi, sotto addirittura 2-0, di riprendersi la partita e portarsi a casa un punto preziosissimo. Facendone perdere due al Monaco che, guarda caso, con quella vittoria in più avrebbe avuto a fine anno gli stessi punti del Caen. C’est la vie…
A fine stagione Mollo ritorna alla base, ma di restare in Ligue 2 col suo Monaco non ne vuol sentire parlare. Così, alla porta del club del Principato bussa il Granada, neopromosso nella Liga e associato con la famiglia Pozzo, che si presente con un milione di euro e mette nero su bianco un contratto quadriennale. Finalmente, nella Liga, quale miglior occasione per affrontare il suo ‘rivale’ Ronaldo e mettere finalmente in chiaro le cose? Nessuna. O per lo meno…
…arrivandoci ad affrontalo. Perchè l’avventura di Mollo col Granada non è proprio di quelle da ricordare. Sei presenze e nulla di buono da segnalare, a parte la storia da raccontare ai nipotini di aver giocato contro Messi e di averlo marcato anche, come la foto alla vostra destra testimonia. E quella partita finì solo 1-0 per il Barca e Messi non segnò. Merito di Mollo? In questa rubrica vogliamo credere di sì.
E non basta aver preso il numero 9 come Ronaldo, anche perchè nel frattempo Cristiano si era ripreso il 7 e soprattutto perchè a Gennaio, il povero Mollo viene rispedito senza rancori e con tanta fretta nella sua madre patria, accasandosi in prestito ad un Nancy che definire spacciato sarebbe un eufemismo. Ma quando il gioco si fa duro…i Mollo cominciano a giocare.
Nelle prime due partite il suo Nancy colleziona 4 punti e Mollo realizza 2 assist ed un goal. Poi si prende una pausa, ma nella partita casalinga col Lione trascina i suoi alla vittoria con una gran prestazione condita dall’ennesimo assist. Da qui in poi il Nancy, e Mollo, non si fermano più. Arrivano un pareggio col Rennes e tre vittorie consecutive contro Brest e le due capoliste Montpellier e Psg, entrambe giustiziate al Marcel Picot.
Mollo sceglie di prendersi il numero 8 stavolta, la via di mezzo tra il suo fedele 7 ed il 9 che in Spagna non aveva portato affatto fortuna. Il suo allenatore, Jean Fernandez, stravede per lui e lo incorona principale arterfice della super rimonta del Nancy: “Grazie a lui siamo migliorati in qualità. Prima non avevamo fatto nemmeno un goal su calcio piazzato. Poi è arrivato Mollo e allora le palle inattive sono diventate la nostra arma in più. Con lui siamo più forti”.
Parole che suonano come un premonizione alla vigilia dell’ultimo match col Psg. Dove Yohan da il meglio di sè. Prima firmando l’assist per l’1-0 Nancy e poi infilando di sinistro, che non è nemmeno il suo piede, Sirigu all’ultimo minuto facendo esplodere il Marcel Picot e sancendo la prima sconfitta in campionato per il Psg targato Ancelotti. Da ultimo il Nancy è balzato dodicesimo e, dato per spacciato due mesi fa, ha nove punti sul terz’ultimo posto. Una rimonta inaspettata, passata dai piedi educatissimi di Mollo, già protagonista di 2 goal e 5 assist in appena 11 presenze.
Una media niente male che, Mollo tocchi ferro, a fine anno potrebbe valergli chiamate importanti. Nel frattempo si gode il suo momento. A Nancy è un idolo, più in campo che fuori, e le sue qualità hanno dato una nuova linfa ad una squadra lenta e poco costruttiva fino a qualche tempo fa. Ora, Ronaldo magari vincerà la Liga e si giocherà probabilmente la finale di Champions League, Bayern permettendo, ma Mollo non solo è diventato il ‘Cristiano della Lorena’, si è pure guadagnato il premio di ‘Hèros de la semaine’. E scusate se è poco…
Marco Trombetta