IL DERBY DI FRANCIA- E’ una, se non la partita più attesa dai francesi. In questa stagione ancora di più. Perchè se da un lato c’è un Psg ferito nell’orgoglio e voglioso di riprendersi i punti per il titolo proprio contro gli odiati rivali dell’OM, dall’altro lato c’è un Marsiglia a pezzi, che non vince dall’anteguerra e che si giocherà la stagione nella settimana a venire. A cominciare da domani. Il match col Psg è più di una partita. E’ un derby. Fra due squadre con obiettivi diversi, ma con un unico imperativo: salvare la stagione! Un Psg senza titolo sarebbe da buttare, o quasi. Un OM fuori da tutto e sconfitto seccamente dal Psg sarebbe davvero un disastro.
“Una vittoria contro il Psg non cancellerebbe tutte le sconfitte, ma potrebbe darci una spinta in più. Farci rinconcilliare con i tifosi. Bisognerà lottare per 90 minuti. Oltre che giocare bene, dobbiamo dimostrare di essere un gruppo unito e solidale”, le parole di Mandanda, sempre pronto a metterci la faccia nel bene e nel male.
Dalla sponda parigina risponde bomber Hoarau. “E’ un partita che vale sei punti. Oltre l’aspetto tattico è importante anche l’aspetto psicologico in partite del genere. Sono gare a sè, dove non contano le posizioni di classifica. Abbiamo avuto un calo e ci siamo fatti prendere dal nervosismo. Ma noi ci teniamo troppo a questo titolo. Non è facile amalgamare una squadra nuova come la nostra, abbiamo perso punti anche per questo”.
Sarà un partita che ruoterà molto attorno alle giocate individuali. Ci si aspetta tanto da Menez da un lato e Valbuena dall’altro. Pastore è chiamato ad una prestazione da trascinatore, Ayew è pronto a spaccare in due la difesa parigina. Infine Hoarau, sempre presente nei momenti importanti. E Remy, uscito malconcio e ‘fantasma’ dalla gara di Monaco, era in dubbio per il Clasico. Gli accertamenti hanno dato però esito positivo. Loic ci sarà, ma stavolta la sua presenza non potrà essere solo fisica. Dovrà essere soprattutto mentale.
In una partita del genere non si può sbagliare. Ne da un lato, ne dall’altro. Ancelotti si gioca la faccia, Deschamps la panchina. Domani sera alle 21.00 si accenderanno le luci su un Parco dei Principi tutto esaurito. Sarà il match pasquale, con tanto di uova. Dentro ci si aspetta tante sorprese, per una delle due squadre non troppo gradite. Psg-OM: una vittoria nel clasico per, passateci il termine…risorgere!
ATMOSFERA INCANDESCENTE- 160.000 euro. Sono i soldi spesi per la sicurezza allo stadio. 1000 gli agenti di polizia, 800 gli steward che saranno presenti al Parco dei Principi. Tante volte si sono verificati scontri tra le tifoserie, sia dentro che fuori dallo stadio. Quindi meglio prendere le giuste precauzioni, spendendo una somma che certamente non intaccherà il bilancio del Psg.
Anche perchè tutti vorrano vedere uno spettacolo e non il far west. Uno spettacolo che attira campioni come Samuel Eto’o, atteso al Parco dei Principi per gustarsi uno dei Clasico più importanti degli ultimi anni.
DIDI’ VS CARLETTO: EN GARDE!- Come due duellanti del 17° secolo, si sfidano a Parigi Ancelotti e Deschamps. Senza spade, ne spargimenti di sangue. Ma con i tatticismi, le mosse giuste, quelle che ti portano a vincere la partita. L’unica congruenza sta nel fatto che, anche in questo caso, chi perde è praticamente morto. Con la vittoria di ieri del Montpellier, che ha pure una partita in meno, il Psg è costretto a vincere. L’OM ha già perso tutto, ma può ancora sferrare l’ultimo colpo al suo rivale di sempre. Per la seconda volta in questa stagione.
“Sarà importante avere il controllo del gioco, utilizzare la nostra velocità e di avere il possesso”, dichiara dal canto suo Ancelotti. Sarà il suo primo Clasico e Carletto ci tiene a fare una bella figura. “Non c’è paura. Quella mai. C’è la pressione, ma quella è normale. Abbiamo le qualità e il carattere per vincere questa partita e anche il campionato”. Poi ha svelato che “Pastore sarà in campo”, mentre l’unico dubbio riguarda se mettere Menez o Bodmer. Infine ha parlato di Deschamps. “L’ho allenato quando era giocatore e adesso e diventato un ottimo allenatore. L’OM è in un momento non facile ma non facciamoci illusioni, verrano qui per vincere”. Ha chiuso il caso Nenè: “Nessun problema, sarà in campo” e commentato il match d’andata. “Si l’ho visto, ma oggi sarà un’altra partita”.
Didì la mette più sul piano psicologico. “Come in ogni spogliatoio, quando non arrivano i risultati è ovvio che ci sia un pò di tensione. Ma tranquilli, non c’è aria di smobilitazione”. I venti punti di differenza col Psg, nel Clasico, contano meno di zero. In una stagione come questa, fare 6 su 6 come il Nancy, sarebbe davvero un toccasana.
“Tutti i giocatori indossano la stessa maglia e hanno un interesse comune a conseguire risultati positivi. Non è successo nel lungo periodo, ma deve venir fuori domenica. L’interesse collettivo deve venire prima delll’interesse personale, perché allora, data la nostra situazione, nessuno vince”.
11 IN CAMPO- Ancelotti recupera Alex e Thiago Motta. Pedine fondamentali della colonna vertebrale del Psg. In coppi col brasiliano, al centro della difesa, è più probabile Bisevac che Sako. Jallet e Maxwell confermati sugli esterni, mentre è ancora in dubbio la disposizione del centrocampo. Si potrebbe giocare con due mediani, Sissoko e Thiago Motta, ed il solito trio dietro all’unica punta Hoarau. Oppure con l’ex Juvents centrale e Thiago Motta con Bodmer nel ruolo di mezz’ale. Con questo modulo il sacrificato sarebbe Menez e giocherebbero Pastore e Nenè a supporto di Hoarau.
Deschamps, sciolto il dubbio Remy, si affida alla consueta formazione. Difesa confermata con N’Kolou, Fanni, Azpilicueta e Morel. In mediana trova nuovamente spazio Cheyrou, preferito all’inconcludente e disastroso Kaborè delle ultime settimane. Al suo fianco Diarra, davanti il solito trio: Valbuena-Ayew- Amalfitano. Sarà finalmente la loro serata buona? Didì spera di si. Perchè il contropiede è necessariamente l’arma in più dell’OM. Remy sarà ancora lì a guidare l’attacco. Brandao ha dimostrato di aver segnato per caso a San Siro e allora meglio affidarsi alla stella di Remy. Più eclissata che mai ultimamente. Che sia la volta buona anche per lui? Sarebbe anche ora…
Il 4-3-2-1 di Ancelotti:
Sirigu
Maxwell Alex Bisevac Jallet
Thiago Motta Sissoko Bodmer
Pastore Nenè
Hoarau
Remy
A.Ayew Valbuena Amalfitano
Cheyrou Diarra
Morel Fanni N’Koulou Azpilicueta
Il 4-2-3-1 di Deschamps: