PROVA DEL 9- Il Montpellier può veramente aspirare al titolo? Una domanda che fino a qualche giorno fa sembrava stupida, oggi diventa fondamentale. Il pareggio interno con l’Evian ha portato con sè pesanti strascichi. Il primo riguarda la tranquillità dei giocatori, lenita dal nervosismo e dalle pressioni. Il secondo, il più grande, riguarda Belhanda. Il ‘marocchino volante’ si beccherà probabilmente una squalifica fino a fine stagione. Tre giornate e ci si vede ad agosto. Forse. Nel frattempo Giroud si è preso del ‘cacone’, sempre da Belhanda, per non essersi preso la responsabilità di calciare il rigore contro l’Evian. Insomma, bisogna cambiare registro…
A cominciare da Camara. Il senegalese deve smaltire subito il decisivo errore dal dischetto e provare a trascinare nuovamente i suoi, come qualche mese fa, quando Montpellier-Rennes fu un 4-0 senza storia. In Bretagna, però, sarà un’altra storia. Il Rennes lotta ancora per un posto in Europa e i vari Feret, Kembo Ekoko e Pitroipa sono brutti clienti per la difesa di Girard. Il presidente Niccolin ha detto, riferendosi a Belhanda, che per diventare grandi non bisogna cadere nelle provocazioni. E soprattutto non perdere la testa. Rimettendola sulle spalle per guardare dritti al traguardo Ligue 1. Ce la farà il Montpellier? A Rennes avremo la prova. La prova del 9.
L’OCCASIONE- Nella vita non sempre capitano. Ma quando capitano bisogna coglierle, al volo. Il Psg sembrava ormai spacciato, schiacciato dalle critiche post-Lille e sempre più lontano da un titolo che ad inizio stagione sembrava loro di diritto. Ma poi è arrivata l’occasione. Il Montpellier impatta in casa con l’Evian e la vittoria col Saint Etienne riapre le porte della Ligue 1. Ma bisogna stare attenti a non ricadere nello stesso errore. Sulla carta, a Valenciennes, è una partita già vinta. Ma ricordate l’Evian, no? Il fantasista Danic ha già avvertito gli uomini di Carletto: “Con le grandi abbiamo fatto sempre bene”. Occhio, la ruota gira. Tocca al Psg non farla fermare nel posto sbagliato.
Anche perchè restando in tema di occasioni, il Lille non è da meno. Dopo la sconfitta di Brest tutti i sogni di gloria sembrano già riposti nel cassetto. Anche la Champions era in discussione. Poi però, come per magia, i ragazzi terribili di Garcia, capitanati da un alieno di nome Hazard, non hanno più sbagliato un colpo. La partita casalinga col Caen è francamente troppo facile per la squadra che abbiamo visto giocare nelle ultime giornate. Una pratica da archiviare, per poi tuffarsi nel match che può valere la stagione, quello col Montpellier. E chissà che il ‘ritmo vittoria’ prefissato da Garcia non porti a qualcosa di grande, davvero grande…
AVANTI C’E’…UN POSTO- A tre giornate dalla fine l’unica cosa che è cambiata è il numero di squadre in lizza per l’Europa. Con l’aggiunta del Bordeaux, infatti, sono diventate quattro, anche se obiettivamente i Girondini dovrebbero fare un miracolo unito ad una fortunata conincidenza di risultati per arrivarci. Gillot che non ha rimpianti, ma c’è da crederci? Decisamente no. Perchè se è vero che la partita con l’Auxerre non è fra le più facili, è altrettanto vero che senza quei punti buttati al vento si sarebbe potuta vivere tutt’altra stagione.
All’Abbè Deschamps si affrontano comunque due squadre in forma, in primis i padroni di casa, gasati dalle due vittorie consecutive che li hanno portati finalmente, dopo tempi immemori, fuori dalle ultime tre. Pronosticare questa partita, tuttavia, è quasi impossibile. Perchè se Gouffran, Jussie e Maurice Belay cominciano a giocare come sanno, per l’Auxerre potrebbero essere dolori. Ma l’AJA, ha dalla sua la forza del gruppo e di un allenatore che è riuscito a motivare i suoi anche quando avevano toccato il fondo. Contout è sulla cresta dell’onda e una vittoria spalancherebbe le porte ad una miracolosa salvezza.
La stessa salvezza che si fa sempre più difficile per il Brest. Cercare punti contro un Lione deciso a vincerle tutte da qui alla fine ci sembra un pò un’utopia. L’11 di Garde è alla ricerca della terza vittoria consecutiva che blinderebbe il quarto posto e porterebbe un sorriso tra gli spalti della Gerland. D’altronde l’unico obiettivo stagionale rimane finire bene il campionato e lasciare punti in casa al Brest non sarebbe proprio una grande idea.
Detto del Rennes, impegnato nella stuzzicante e difficile partita col Montpellier, rimangono Saint Etienne e Tolosa. I Verdi devono riscattare la pessima prova offerta al Parco dei Principi e riprendere la marcia verso un’Europa che, per come si era messa la stagione, sembrava scontato raggiungere. Al Geoffroy Guichard arriva il redivivo (?) Marsiglia di Didì Deschamps. Privo di Azpilicueta, ma con una gran voglia di non rendere la vittoria di Nancy una semplice assicurazione sulla salvezza. Tuttavia, Aubameyang e soci si giocano qualcosa di più. Il semaforo ‘vert’ per l’Europa.
Poi c’è il Tolosa. I biancolilla hanno vissuto nelle ultime settimane una situazione paradossale, che di sicuro non avrà fatto gioire mister Casanova. Il 3-0 sul Lione doveva essere un’apripista verso una fantastica stagione, poi sono arrivate due sconfitte ed un pareggio e anche se l’Europa è ancora lì, occorre ripartire. E subito. Al Municipal arriva il Nizza, non nuovo a scorribande in casa degli altri. Una vittoria per continuare la corsa, una sconfitta per salutare con tanti rimpianti i sogni di gloria…
MA QUANTO PESANO STI TRE PUNTI?!- Tanto, troppo per squadre come il Sochaux, capace di farsi buttare fuori quattro uomini, tra cui bomber Maiga, nelle ultime due partite. E per il Dijon, rimasto al palo da almeno cinque giornate. Due squadre divise da un solo punto, ma unite da un unico obiettivo: vincere. O per lo meno non perdere. Senza però far diventare tutto un’ossessione e finire, a forza di voler vincere a tutti costi, a preparare la prossima stagione per giocare in Ligue 2.
I canarini devono ritrovare la tranquillità e qualcuno che la butti dentro. Maiga, stangato con tre giornate, ha finito anzitempo la stagione. Nella gara col Nancy ci vorrà lo stesso spirito che il nuovo coach Hely aveva portato al suo arrivo. Quattro sconfitte nelle ultime cinque sono un bilancio disastroso per una squadra che si vuole salvare. Ancora nulla è perduto, ma la gara col Nancy potrebbe essere l’ultima occasione, per i canarini, di spiccare il volo.
Il Dijon, invece, andrà a giocarsi la permanenza in Bretagna. Al Lorient bastano 2-3 punticini per salvarsi definitivamente. Perchè non farli direttamente in questa partita? D’altronde i ragazzi di Gourcuff , in casa, hanno fatto fuori pure il Montpelier. I rossi di Digione vengono da cinque sconfitte consecutive e dopo la sconfitta interna con l’Auxerre sembrano gli indiziati maggiori a perdere la categoria. Ci vuole il colpo di coda. Ma sarà dura…
L’ultima domanda è…l’Evian farà ancora dispetti a tutti? La risposta ci sembra ovvia. Sì. Con 46 punti in classifica non c’è nessuno può salvo di loro, ma non per questo i ‘bulletti’ dell’Alta Savoia hanno intenzione di lasciare carta bianca alle avversarie. A Montpellier hanno dato l’ennesima prova di squadra tosta, dura e agguerrita, anche quando non c’è più nulla da chiedere al campionato. A parte la gloria. La voglia di voler vincere, contro tutto e tutti. Siamo salvi? E chi se ne importa. Il campionato non è finito. Lo sa bene l’Ajaccio, che fa visita ai rosa sapendo di dover sudare sette camicie per portare a casa dei punti. Evian-Ajaccio è la partita delle neopromosse date per spacciate. Una si è già riconfermata, alla grande. L’altra cercherà di farlo, perchè il Bastia è già su. E poi chi li sente?
Ecco il programma completo del 36°turno:
Domenica 6 Maggio
Evian Tg-Ajaccio ore 17.00
Lione-Brest
Valenciennes-Psg ore 21.15
Lunedì 7 Maggio
Auxerre-Bordeuax ore 19.00
Lille-Caen
Lorient-Dijon
Sochaux-Nancy
Saint Etienne-Marsiglia
Tolosa-Nizza
Rennes-Montpellier ore 21.00