Dopo le dimissioni di Didier Deschamps e l’inizio della stagione senza allenatore, l’OM era chiamato ad accelerare i tempi per consegnare alla squadra una guida prima della partenza per il ritiro. I nomi erano tanti: Lucien Favre il preferito, poi la vecchia gloria Ravanelli ed anche Claude Le Roy. Tuttavia fra questi non figurava il nome di Elie Baup, che invece contro tutti i pronostici siederà sulla panchina dell’OM come successore del buon Didì.
Certo fa specie vedere che l’allenatore scelto per portare alla ribalta l’OM sia uno che non si sedeva su una panchina ormai da tre anni. L’ultima fu a Nantes, dove diede le dimissioni il 2 giugno del 2009. Da quel momento in poi è rimasto un free agent, dimenticato soprattutto dopo che l’anno scorso venne accusato da Jean Pierre Bernes di non aver avuto il giusto carattere per prendere le redini dell’Auxerre. Ma poi, quando meno te l’aspetti, arriva il Marsiglia. Sfumato Favre (ha rinnovato col Gladbach), infatti, il presidente marsigliese Labrune ha deciso di contattatare Baup, che evidentemente stavolta non ha avuto titubanze.
Ma è stata Margarita Louis-Dreyfus, azionista di maggioranza dell’OM, ad influire decisamente sulla scelta dell’allenatore. Lei ed il marito hanno voluto, come sempre, valutare l’ingresso in società dei nuovi allenatori. La Louis-Dreyfus, che in Francia chiamano ‘MLD’, si è quindi presa la piena responsabilità visto il momento delicato che sta passando il club. Baup arriverà dunque a Crans Montana (sede svizzera del ritiro marsigliese) giovedì, firmerà un contratto biennale, ritroverà il suo staff ed inizierà a lavorare con i giocatori.
Marco Trombetta