Un pari incoraggiante. E’ così che potremmo definire l’1-1 del Marsiglia contro l’Eskisehirspor. La prestazione dei ragazzi di Baup è stata ancora lontana dall’essere soddisfacente, ma la cosa più importante era mettersi in una posizione di vantaggio in vista dellla gara di ritorno, per la quale l’OM dovrà necessariamente imparare dai propri errori.
ARIDAJE’ – Analizzando la partita non si possono che notare sempre i soliti problemi in casa OM: sofferenza sulle palle inattive, fragilità difensiva ed incapacità di mantenere il risultato. Quest’ultimo, in particolare, è stato evidenziato nella gara col Nimes e in maniera più clamorosa in quella contro il Thun, che riuscì a rimontare nel quarto d’ora finale da 3-1 a 3-3.
Per quanto riguarda le palle inattive parla da solo il goal del pari dell’Eskisehirspor: punizione di Dedè (che col suo mancino ha dimostrato di poter mettere in crisi la difesa dell’OM) e colpo di testa perentorio di Nuhiu che dall’alto del suo metro e novantasei sovrasta M’Bia ed impallina Mandanda.
Il 34enne brasiliano ex Borussia Dortmund aveva disegnato una traiettoria perfetta anche nel primo tempo (al 15′), ma in quel caso la difesa marsigliese è riuscita all’ultimo momento a mettere in fuorigioco Zengin, che per la cronaca l’aveva messa dentro.
Lo splendido goal di Gignac ad inizio ripresa avrebbe dovuto dare morale all’OM e gettare nello sconforto i padroni di casa. Invece è successo il contrario. Gli uomini di Baup hanno palesato in pieno la difficoltà nel gestire e controllare un match, lasciando ai turchi la possibilità di alzare oltremodo il loro baricentro.
Risultato? Tanti errori (alcuni banali) ed il rischio di prendere la seconda rete quando M’Bia (il peggiore in campo per distacco) apre a Sari (un altro che ha creato non pochi problemi) un’autostrada verso il goal, evitato solo da un intervento miracoloso di NKoulou.
GIGNAC FORMATO-LOSA – Tuttavia non sono mancati i lati positivi, quelli da seguire per mettersi sulla retta via. Per esempio è piaciuta tanto la prestazione di Morel, tanto criticato la scorsa stagione, ma praticamente perfetto in Turchia, sia in fase offensiva che in fase difensiva. Insomma se Azpilicueta va via, la fascia destra non resta di certo in cattive mani, o piedi per meglio dire.
Buona anche la dinamicità del trio Andrè Ayew-Valbuena-Amalfitano. Quest’ultimo ha fornito il pallone che poi ha portato al goal di Gignac, mentre il folletto francese, nonostante i problema alla tibia, si è calato con risultati subito soddisfacenti nel ruolo di trequartista.
Chi però ha impressionato di più è stato Andre-Pierre Gignac. Il numero nove dell’OM sembra essere tornato quello dei tempi di Tolosa: il suo goal, un mix di forza, tecnica e velocità, è stato da attaccante puro, quello che a Marsiglia manca dai tempi di Mamadou Niang.
E chissà che questa non possa essere finalmente la sua stagione. Gignac, infatti, è riuscito a svolgere tutta la preparazione senza incorrere ai soliti fastidiosi infortuni che lo hanno tenuto in disparte in questi ultimi due anni.
Liberatosi dal problema al tendine d’Achille (e di Deschamps, con cui aveva un rapporto non idiliaco) Andre-Pierre ha colpito per il suo impegno in allenamento e per la voglia di essere decisivo sul campo.
“Ho fatto il mio lavoro, ho segnato”, ha dichiarato nel post-partita. “La cosa più importante è qualificarsi e poi andare a fare un grande risultato a Reims (per la prima di Ligue 1)”. Lo spirito è quello giusto. Anche perchè questo Marsiglia ha davvero tanto bisogno di un Gignac così.
COSI’ NON BAUP – Tirando le somme il tecnico dell’OM è lungi dall’essere soddisfatto della prestazione. Certi errori, il buon Baup, non può proprio tollelarli: “Abbiamo commesso troppi errori per i miei gusti, è dura per i difensori a soffrire così tanto la pressione sui calci piazzati”.
Anche lì davanti non va tutto come dovrebbe: “Ci sono ancora tanti dettagli da sistemare anche in fase offensiva, alcune situazione potevano essere sfruttate meglio, soprattutto quando ci siamo trovati ad offendere in parità numerica coi difensori avversari”.
Il mister col cappellino promette ancora duro lavoro: “Da questa partita in poi dobbiamo migliorare nella fase finale del match, restare concentrati. Torneremo subito al lavoro per aggiustare determinati aspetti. Collettivamente stiamo crescendo”.
Ma occhio a sentirsi in vantaggio o sicuri in vista della gara di ritorno: “Tutto è ancora possibile. La squadra turca ha una buona qualità ed organizzazione, inoltre è molto forte sui calci piazzati. Non abbiamo ancora fatto nulla. Siamo lungi dall’essere qualificati”. L’appuntamento è tra sette giorni al Velodrome…
ESKISEHIRSPOR 1-1 MARSIGLIA
49′ Gignac (M), 62′ Nuhiu (E)
Eskisehirspor (4-3-3): Boffin – Dede, Angelo, Cetin, Sari (81′ Albayrak) – Gucer, Zengin (46′ Guven), Potuk – Malecki (68′ Eser), Kamara, Nuhiu. All. Calimbay
Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda – Fanni, M’Bia, Nkoulou, Morel – Cheyrou, Kaborè – A. Ayew, Valbuena (87′ Raspentino), Amalfitano – Gignac (72′ J. Ayew). All. Baup
Marco Trombetta