Mancano solo due giorni, poi inizierà la stagione 2012-2013 di Ligue 1, l’ottantesima edizione del massimo campionato francese. Il nastro verrà tagliato venerdì sera ore 20.45 allo Stade de La Mosson, dove i campioni di Francia in carica sfideranno il Tolosa. E’ il momento di alzare il sipario: ecco a voi le 20 protagoniste…
COSA E’ CAMBIATO – L’ossatura della squadra è rimasta praticamente invariata. La novità più rilevante è l’avvicendamento in panchina di Alex Dupont (al posto del dimissionario Pantaloni), mentre il mercato in entrata è rimasto fedele alla sempre più diffusa politica del costo zero. Il pre campionato è stato piuttosto buono: 3 vittorie, un pareggio ed una sconfitta in 5 partite. L’ultimo test ha visto i corsi imporsi 2-1 sul Cagliari nel consueto derby delle isole.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Puntiamo su Ricardo Faty. L’ex centrocampista di Roma e Aris Salonicco fa parte di quella classe di giocatori che vengono etichettati come ‘eterne promesse’. A 26 anni, però, per questo mediano lungagnone dai piedi buoni è arrivato il momento di crescere.
AMBIZIONI- Mantenere lo stesso spirito della scorsa stagione. Proprio per questo il presidente Orsoni non ha voluto stravolgere la squadra, che quest’anno avrà sicuramente accumulato più esperienza ed un pizzico di malizia in più per affrontare partite più toste. A Dupont il compito di continuare quanto di buono ha fatto Pantaloni: la salvezza tranquilla sarebbe il top, ma basterebbe comunque mantenere la categoria. E poi c’è la competizione isolana col Bastia a rendere tutto più interessante…
COSA E’ CAMBIATO – E’ andato via il promettentissimo Sadio Diallo (destinazione Rennes), uno dei protagonisti della promozione in Ligue 1, ma è comunque rimasto bomber Maoulida. Per il resto pochi cambiamenti ed anche qui un mercato a costo zero. Il bilancio del pre-campionato è di 3 vittorie, 2 pareggi ed una sconfitta. Spiccano le vittorie nei derby col Gazelec (5-1) e con l’Ajaccio (2-1).
GIOCATORE DA SEGUIRE – C’è un numero 10 classe 91′ che già l’anno scorso ha fatto grandi cose. Stiamo parlando di Wahbi Khazri, trequartista francese di origini tunisine, autentica rivelazione della scorsa Ligue 2 (inseriro anche nell’11 ideale) con 10 goal e 8 assist. Il Bastia è riuscito a respingere gli assalti di Montpellier e Bordeaux in Francia, Blackburn ed Espanyol dall’estero. Non ci resta che vedere se la sua tecnica riuscirà a fare la differenza anche in Ligue 1. Questo ragazzino è sicuramente da tenere d’occhio.
AMBIZIONI – Il double-up è stato a dir poco stupefacente. Ma adesso il Bastia potrà sicuramente accontentarsi di rimanere dov’è. Il budget di 20 milioni di euro (il più basso della Ligue 1 insieme al Troyes) non può permettere ovviamente di sognare in grande. Ecco perchè i corsi, con in primis l’allenatore Frederic Hantz, hanno deciso di mantenere (comprensibilmente) un profilo basso. Centrare la salvezza sarebbe un grandissimo risultato per una squadra che, fino a due anni fa, sguazzava nella Division National.
COSA E’ CAMBIATO – Niente di importante. La squadra non ha subito rivoluzioni, nè è stata attraversata da tempeste interne come capitato ad altre big di Francia. Gouffran, nonostante abbia espresso il suo gradimento nei confronti della Premier, alla fine dovrebbe rimanere, con l’obiettivo di confermarsi definitivamente tra i giocatori d’elite del calcio transalpino. Tre vittorie (tra cui il 2-1 nel derby col Tolosa), due pareggi e due sconfitte è lo score delle amichevoli pre-campionato, giocate per la maggior parte con club di pari livello per preparare al meglio l’esordio in Europa.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Un nome a sorpresa: Fahid Ben Khalfallah. Il 29enne centrocampista tunisino si è reso protagonista di un ottimo pre-season, e chissà che Gillot non gli possa dare qualche chance in più nell’arco di questa stagione. In un centrocampo a cinque potrebbe giocare tranquillamente sia come interno destro che come interno sinistro. Non sarà più un giovane di belle speranze, ma i numeri non gli mancano di certo.
AMBIZIONI – Ripetersi o, perchè no, fare ancora meglio. L’exploit dell’anno scorso (con il 5° posto conquistato in volata) ha dato sicuramente più sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi ad un gruppo tecnicamente molto valido. Gillot è riuscito a trovare gli automatismi giusti con un 3-5-2 che esalta i due tornati Tremoulinas e Mariano e permette a Gouffran e Jussie di svariare su tutto il fronte d’attacco. Continuando sulla stessa strada l’Europa è sicuramente possibile.
COSA E’ CAMBIATO – Necessariamente un paio di cose. Il Brest aveva bisogno di mandar via qui giocatori che avevano già dato tutto alla causa: Ewolo, Daf, Bignè, Zebina, Poyet ed Elana hanno lasciato la Bretagna, contribuendo a cambiare l’aria viziata che cominciava a respirarsi da quelle parti. L’arrivo di Dernis potrà sicuramente dare un grosso contributo ad una squadra che ha voluto rinnovarsi per evitare di navigare nuovamente in brutte acque. Il successo per 3-1 nell’ultima amichevole col Rennes (il primo su sei partite) potrebbe rivelarsi di buon auspicio in vista dell’imminente inizio di stagione.
GIOCATORE DA SEGUIRE – In attacco è arrivato un ragazzone (191 cm) olandese di 22 anni che potrebbe fare danni alle difese avversarie. Charlison Benschop (prelevato dall’Az per circa 1,3 milioni) è la punta di sfondamento del 4-2-3-1 di Chauvin, e toccherà a lui cercare di aumentare lo score offensivo del Brest, l’anno scorso il peggiore della Ligue 1 con soli 31 goal.
AMBIZIONI – Come detto è importante migliorare sul piano offensivo. Il tecnico Chauvin (subentrato l’anno scorso a Dupont appena in tempo per evitare la retrocessione) avrà il compito di confermare il cambio di tendenza dato alla squadra nelle ultime quattro giornate dello scorso torneo. Fare qualche goal in più è necessario per ottenere una salvezza che il Brest ha sicuramente tra le sue corde. Magari con un pizzico di tranquillità in più.
COSA E’ CAMBIATO – Il ritiro di Jerome Leroy e gli addii di Kahlenberg e Poulsen non sono da sottovalutare. Dal mercato sono arrivati due giovani tunisini di belle speranze ed il centrocampista ex Dinamo Bucarest Konè a tasso zero. Importante sicuramente la conferma del tornarnte Wass, ma sarà ugualmente importante trattenere il bomber Sagbo (lo vuole l’OM, ma lui preferirebbe il West Ham) o in caso sostituirlo con un attaccante di pari valore. Il quadro delle amichevoli pre-campionato è a dir poco preoccupante: zero vittorie in sei partite e solo due goal segnati.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Scalpita Kevin Berigaud. L’attaccante 24enne, nativo di Thonon e formatosi col club savoiardo, si candida ad essere la rivelazione del club per la prossima stagione. Nell’ultimo campionato è stato impiegato solo 19 volte, ma ha comunque messo a segno 6 reti. La partenza di Sagbo potrebbe aprigli definitivamente le porte della titolarità: sarà questo l’anno della sua consacrazione?
AMBIZIONI – Ripetere la scorsa stagione ci sembra francamente impensabile. L’Evian non avrà più dalla sua l’effetto sorpresa, ora in Ligue 1 hanno capito che con il club dell’Alta Savoia c’è poco da scherzare. Il tecnico Barbosa potrà lavorare praticamente con gli stessi uomini, puntando ancora una volta sulla costanza di rendimento e sulla grande motivazione che ha sospinto l’Evian nell’ultimo campionato. Centrare la salvezza è quasi obbligatorio per non essere visti come una pura e semplice meteora.
COSA E’ CAMBIATO – La differenza salta agli occhi a tutti. E non è, ovviamente, il nuovo stemma del Lille. L’addio di Eden Hazard è sicuramente difficile da smaltire, ma la squadra di Garcia è decisa a non farsi scoraggiare più di tanto. Il numero 10, del resto, è finito sulle spalle di Marvin Martin, uno che ha le carte in regola per entrare presto nel cuore dei tifosi del LOSC. Tuttavia le situazioni Debuchy e Chedjou non favoriscono di certo l’armonia della spogliatoio. Il primo, in particolare, non vede l’ora di andarsene, e forse sarebbe meglio accontentarlo. I test-match sono andati più che bene: cinque vittorie (tra cui quelle contro Athletic Bilbao e Rennes) ed un pareggio in sei partite.
GIOCATORE DA SEGUIRE – E chi se non Salomon Kalou. Tutti gli occhi sono puntati su di lui, soprattutto quelli di chi cerca ancora in campo Eden Hazard. Toccherà all’ivoriano, infatti, tentare di non far rimpiangere la stella belga. L’ex Chelsea ha dalla sua l’esperienza (nonostante abbia solo 26 anni) e la qualità per essere un valore aggiunto in Ligue 1. I tifosi lo gridano già: ‘Kalou pensaci tu’.
AMBIZIONI – Mettere i bastoni tra le ruote al Psg. L’anno scorso il Lille avrebbe potuto bissare tranquillamente il titolo vinto nel 2009-2010, ma l’harakiri in certe partite (come quella di Brest) ha costretto gli Yankees ad abbandonare qualsivoglia velleità ed ‘accontentarsi’ di un terzo posto che vale comunque i preliminari di Champions League. Quest’anno la squadra di Garcia sembra l’unica in grado di poter infastidire il colosso parigino. Provarci non costa nulla, ma anche un secondo posto (che significherebbe qualificazione alla fase a gironi di Champions) non sarebbe poi da buttare.
COSA E’ CAMBIATO – Qualche volto nuovo nel solito mix di giovani ed esperienza al servizio di Cristian Gourcuff. Alain Traore (costato ben 5 milioni) arriva da Auxerre con tanta voglia di continuare a far bene in Ligue 1. Si punta a tenere Ecuele Manga (piace alla Juve, ma non solo), la roccia difensiva che nel frattempo è stato eletto nuovo capitano degli arancio-neri. Il pre-season è stato caratterizzato da cinque pareggi in sette partite, che hanno evidenziato un pò di difficoltà nel trovare la via del goal (solo 6 in sette incontri).
GIOCATORE DA SEGUIRE – Gallina vecchia fa buon brodo: è questo il proverbio più adatto per commentare l’approdo in Bretagna del Sud di Ludovic Giuly. Il folletto 36enne, dopo la rottura col Monaco, ha voluto nuovamente misurarsi sui palcoscenici della Ligue 1, ed il Lorient ha deciso di scommettere su di lui. Sarà interessante vedere quanto ancora può essere decisivo ‘Ludo Le Lutin’ nell’elite del calcio francese. Faremo il tifo per lui.
AMBIZIONI – Trovare una nuova stabilità. L’anno scorso, infatti, di questi tempi si parlava di Europa, ma il finale di stagione del Lorient (che per poco non salutava la Ligue 1) ha davvero deluso di gran lunga le aspettative. Gourcuff dovrà ritrovare quello stile di gioco che tanto aveva impressionato negli anni scorsi. Il potenziale non manca, basta solo metterlo in campo. Un tranquilla salvezza è sicuramente alla portata, poi, magari, se rimane tempo si potrà pensare a qualcosina in più.
COSA E’ CAMBIATO – Aulas ha scatenato la rivoluzione, ma noi ci sentiamo di dargli una buona parte di ragione. Molti giocatori, infatti, non avevano più nulla che spartire col Lione, dimostrando più volte di essere svogliati e poco motivati in campo. Il primo a pagare è stato Kim Kallstrom (volato in Russia dopo 6 stagioni all’OL), mentre a breve toccherà a Bastos (destinazione Arabia), Cissokho e probabilmente Cris, anche se quest’ultimo potrebbe restare ancora un’ultima stagione. La permanenza di Lloris è ancora in dubbio, ma il capitano della Nazionale vuole andare all’estero, e questo l’hanno capito anche i seggiolini della Gerland. Insomma è molto probabile che la squadra cambi pelle, mettendo in prima linea le motivazioni. La vittoria in Supercoppa (dopo tre amichevoli sottotono) è un buon inizio.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Può essere finalmente la stagione di Yoann Gourcuff. L’ex ragazzo prodigio francese sta pian piano uscendo da quel torpore che stava uccidendo la sua carriera. Nella vittoria col Montpellier in Supercoppa è sembrato quello di Bordeaux: assist, giocate, invenzioni da gran giocatore. Inevitabile la consegna del premio riservato all’MVP della partita. La speranza è che il suo talento sia riuscito a liberarsi dalle catene dell’insicurezza. Ha ancora tutto il tempo per fare la differenza.
AMBIZIONI – Facile: tornare sul podio. Un anno senza Champions sarà pesante da digerire per i tifosi che da più di 10 anni erano abituati a determinati palcoscenici. Le vittorie in Coppa di Francia e Supercoppa devono essere un punto di partenza per una squadra che da troppo tempo non assaporava il gusto della vittoria. Adesso deve riabituarsi a lottare per vincere e conquistare qualcosa di importante. Il titolo ci sembra un’utopia, ma la qualificazione all’Europa che conta è praticamente un dovere.
COSA E’ CAMBIATO – L’eroe della scorsa stagione è andato via. Ebbene sì, stiamo parlando proprio di Brandao. Didì Deschamps è fuggito, lasciando il posto ad un Baup che è molto più un’incognita che una certezza. I big, ad oggi, sono rimasti tutti, anche se Remy ed Andrè Ayew potrebbero salutare la compagnia da un momento all’altro. Più il primo che, francamente, se deve giocare come l’anno scorso è meglio che vada via il prima possibile. In entrata si registra il solo acquisto di Raspentino, che certamente non ha fatto sobbalzare dalla poltrona i tifosi dell’OM. Le amichevoli pre-campionato non sono state certo esaltati (una sola vittoria su sei), ma a Marsiglia tutti sperano che qualcosa sia veramente cambiato.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Come per Gourcuff, le luci della ribalta potrebbero tornare ad accendersi su Andrè-Pierre Gignac. L’ex bomber del Tolosa si è finalmente messo alle spalle tutti i problemi fisici che lo avevano perseguitato nelle ultime due stagioni, svolgendo (per la prima volta da quando è a Marsiglia) una preparazione completa. Inoltre non c’è più Deschamps, con cui il rapporto non era proprio rose e fiori. Nel pre-season è stato sicuramente il migliore, ed il goal nel turno preliminare di Europa League con l’Eskisehirspor è la prova che quest’anno, Andrè-Pierre, vuole fare sul serio.
AMBIZIONI – Impossibile, per una squadra come l’OM, fare peggio dell’anno scorso. Più che altro sarebbe imperdonabile. “Cerchiamo una mentalità di squadra”, ha dichiarato Baup. Oltre questo all’OM serve uno stile di gioco totalmente nuovo, dalla difesa all’attacco, dove per segnare c’è voluto troppo spesso l’aiuto divino. Le qualità per arrivare tra le prime quattro non mancano di certo. Un anno di transizione è bastato, pure avanzato. Adesso il Marsiglia deve tornare a meritarsi tale nome.
COSA E’ CAMBIATO – Sicuramente non la politica societaria. Quello che è stato ricavato dalla cessione di Olivier Giroud, il simbolo dello storico trionfo del Montpellier, è stato prontamente investito. Niente sprechi, nè caccia al grande nome: tutti acquisti mirati. La conferma di Belhanda e quella probabile di Yanga-Mbiwa (anche se l’epulsione nell’ultima amichevole con l’Espanyol ha palesato un nervosismo che potrebbe derivare tutto dal mercato) sono da considerare come due colpi di mercato, così come la permanenza di Girard, autentico maestro nel gestire i giovani. Le amichevoli ci hanno mostrato una squadra in piena forma, nonostante la sconfitta in Supercoppa col Lione.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Passato un Giroud…se ne fa un altro. E non importa se questo è cileno, perchè Emmanuel Herrera ha già aperto una breccia nel cuore dei tifosi dell’Herault. Ribattezzato ‘Le Tank’, Herrera è candidato ad essere uno dei potenziali craque di questa stagione. Nel pre-season ha già fatto vedere quanto va d’accordo col goal, e adesso è pronto a continuare il rapporto anche sui campi della Ligue 1. Il primo appuntamento è venerdì, allo Stade de la Mosson…
AMBIZIONI – Nessuna pensa a confermarsi. Il Montpellier inizierà la stagione come ha sempre fatto: da mina vagante. Troppo forte quel Psg, ma allo stesso tempo troppo grande anche la curiosità di vedere se la piccola squadretta del Sud riuscirà ancora a mettere in difficoltà il ‘dream team’, quello a cui non è concesso sbagliare mai. Al contrario, l’Herault giocherà senza pressioni, dove arriverà metterà un punto. La squadra però piace: Mounier, Belhanda, Yanga-Mbiwa, Herrera e tutti i giovani con un anno in più d’esperienza sulle spalle. La sensazione è che dalle parti della ‘Pallaide’ possano ancora continuare a divertirsi.
COSA E’ CAMBIATO – La squadra è stata abbastanza rinnovata. A parte Bakayè Traorè, uno dei pezzi pregiati del mercato, sono andati via Diakitè ( ceduto per 4mln al Qpr) ed il bomber romeno Niculae. Tanti i giocatori tornati e partiti per fine prestito, ma una conferma su tutte: quella di Yohan Mollo, riscattato per 2 milioni dal Granada. Non mancano ovviamente gli ingaggi a costo zero e qualche giovane scommessa su cui puntare, come il 20enne centrocampista haitiano Louis. Tre delle sei amichevoli pre-campionato sono state giocate con pari grado della Ligue 1: pareggio col Troyes, sconfitta col Sochaux e vittoria 2-1 sul Reims.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Ovviamente Yohan Mollo. In sei mesi il ‘Cristiano di Francia’ è riuscito praticamente a salvare da solo il Nancy, grazie ai suoi numeri ed alle sue punizioni quasi sempre decisive. E’ lui l’uomo più della squadra di Fernandez, il giocatore da seguire anche in ottica mercato. Anche perchè se Mollo farà una stagione ai livelli dell’ultimo semestre, potete scommettere che allo porta del Nancy ci sarà la fila.
AMBIZIONI – Ricominciare da dove si era lasciato. E’ questo lo slogan del Nancy per la prossima stagione. La squadra è riuscita a mettersi in moto nel momento giusto, lasciando il fondo della classifica e conquistando un ottimo undicesimo posto, a parte che una salvezza ampiamente anticipata. Fernandez sa di poter contare su un gruppo motivato, deciso a voler conquistare una permanenza senza patemi d’animo. Entrare nella Top 1o non sarebbe poi così impossibile.
COSA E’ CAMBIATO – Molto è cambiato sulla sponda rossonera della Costa Azzurra. A cominciare dall’allenatore: Renè Marsiglia ha lasciato, troppe le divergenze con la società, al suo posto un uomo tutto d’un pezzo come Claude Puel. A Nizza si guarda avanti, tra costruzione del nuovo stadio ed una squadra molto giovane, come testimoniano le partenze dei veterani Mouloungui, Sablè, Helleybuck e Clerc. Più doloroso, invece, l’addio di Mounier, che l’anno scorso aveva deliziato i tifosi degli Aquilotti. L’esordio allo Stade du Ray col Fulham (0-4) è stato disastroso, ma fortunatamente era solo un’amichevole.
GIOCATORE DA SEGUIRE – C’è curiosita attorno all’ultimo arrivato, il bomber argentino Dario Cvitanich. Pagato dall’Ajax 400.000 euro (l’unico acquisto non a tasso zero), toccherà a lui sorreggere il peso dell’attacco della ‘Gym’. La sua esperienza potrà servire molto alla squadra di Puel, a cui da un paio di stagioni manca un attaccante che la metta dentro con regolarità. ‘El Talisman’, il soprannome che gli hanno dato al Boca, è comunque incoraggiante: con lui in campo, infatti, la Xeneize non perdeva mai.
AMBIZIONI – Claude Puel è il primo mattone di un progetto ambizioso che il presidente Riviere ha in mente per i prossimi anni. L’obiettivo rimane sempre la salvezza, ma l’ambizione vera e propria è quella di instaurare la squadra nella parte destra della classifica, con l’idea di poter lottare per un piazzamento europeo. Questa stagione ci dirà di cosa può essere capace il nuovo Nizza, che vuole soprendere, ma con moderazione.
COSA E’ CAMBIATO – I nomi arrivati sotto la Torre, questa volta, fanno davvero paura: Thiago Silva, Lavezzi, Ibrahimovic e la stella brasiliana Lucas, la ciliegina sulla torta che il Psg si troverà a disposizione a partire da gennaio. Una squadra aliena, troppo forte per un campionato come la Ligue 1. Non sono cambiati i soli spesi (più di 100 milioni di euro), ma è sicuramente cambiata la caratura, la personalità e l’abitudine a vincere dei protagonisti. Occhio però, avere tanti campioni in rosa può essere un’arma a doppio taglio. Sarà compito di Ancelotti evitare che ci siano troppe prime donne. Proprio per questo potrebbero andare via due teste calde come Nene e Menez, che fino a pochi mesi fa sembravano intoccabili.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Ci sarebbe l’imbarazzo della scelta, ma noi spiazziamo tutti e ci buttiamo su Adrien Rabiot. E’ un ragazzino di 17 anni, fa il mediano ed ha stregato Ancelotti, che oltre che aggregarlo alla prima squadra lo ha messo in campo in tutte le amichevoli giocate. Compresa quella col Barca, dove Rabiot ha dimostrato di avere una personalità da vendere, oltre che dei fondamentali di primissimo livello. Quindi chissà se fra tanti mostri sacri non ci sia spazio anche per lui.
AMBIZIONI – Non ci sarebbe bisogno neanche di scriverlo. Riportare il titolo a Parigi dopo 19 anni non è da considerarsi una semplice ambizione, oppure un obiettivo. E’ un comandamento. Una squadra del genere è obbligata a lasciare il vuoto dietro di sè, perchè è una Tour Eiffel sopra tutte le altre. Non ci sono scuse quest’anno: i tifosi vogliono tornare a festeggiare e festeggiare e festeggiare. D’altronde chi non lo vorrebbe con una squadra così.
COSA E’ CAMBIATO – Non fanno parte della rosa 2012-2013 nè il bomber Cedric Faurè, nè il giovane Romain Amalfitano (fratello di Morgan, volato a Newcastle), entrambi protagonisti della promozione in Ligue 1, ma è stato riscattato Kamel Ghilas, l’attaccante franco-algerino a cui si chiede di fare la differenza lì davanti. Dal Tolosa sono arrivati Devaux e Fofana, mentre dal Bordeaux il promettente centrocampista 22enne Krychowiak. La squadra ha comunque necessariamente dovuto cambiare qualcosa per essere maggiormente competitiva, ed appare ancora in rodaggio, come dimostrano le due amichevoli con Valenciennes e Nancy, 1-1 la prima 1-3 la seconda.
GIOCATORE DA SEGUIRE – La voglia di rivalsa di Antoine Devaux potrebbe essere utile agli stadisti. In mezzo al campo toccherà a lui dettare i tempi, portare quantità ed allo stesso tempo qualità. A Reims l’arrivo di Devaux è stato definito un esperimento: proprio per questo sarà curioso vedere se riuscirà.
AMBIZIONI – Ci sono voluti 33 anni per tornare in Ligue 1, quindi l’obiettivo non può che essere uno: restarci. C’è da dire che la squadra di Fournier sembra tra le meno attrezzate fra quelle in corsa per la salvezza, ma l’effetto sorpresa (come fu l’anno scorso per l’Evian) è sempre un vantaggio da non sottovalutare. E poi c’è la storia: 6 campionati di Francia, 2 finali di Champions perse (1956, 1959). Non vi sembra abbastanza per meritarsi un posto in Ligue 1?
COSA E’ CAMBIATO – Due veterani come Dalmat ed Hadji hanno lasciato la Bretagna, ma per il resto l’organico non ha subito particolari rivoluzioni. Sono arrivati due giovani interessanti dalla Ligue 2 ed è stato mantenuto Kembo-Ekoko (rinnovo vicino), pezzo pregiato del mercato. Su M’Vila è piombato lo Zenit, ed è probabile che per lui sia arrivato finalmente il momento di lasciare Rennes. Confermato Antonetti, che sembrava destinato a cambiare aria dopo alcune divergenze durante l’arco della scorsa stagione, soprattutto dopo l’eliminazione in semifinale di Coppa di Francia col Quevilly. Tuttavia è meglio non prendere come riferimento le amichevoli: una sola vittoria (contro il Lorient) e quattro sconfitte contro Lille, Nacional, Guingamp e Brest.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Fari puntati su Romain Alessandrini. Questo esterno offensivo 23enne tutto pepe è stato acquistato per 2 milioni dal Clermont, dove l’anno scorso ha impressionato più di una volta tifosi ed addetti ai lavori. Colpisce per velocità, rapidità d’esecuzione e dribbling. Piaceva a molte squadre in Europa, ma il Rennes l’ha spuntata promettendogli un ruolo da protagonista. D’altronde i numeri per recitarlo ce li ha tutti.
AMBIZIONI – Ritrovare l’Europa. La scorsa stagione è stata una brutta botta farsi superare sul filo di lana dal Bordeaux, ma quest’anno i bretoni partiranno con l’obiettivo di rientrare tra le prime cinque. Migliorando in costanza di rendimento ed in concentrazione l’obiettivo è nettamente alla portata. I tifosi si aspettano un Rennes più cattivo e concreto, che vada dritto al punto senza perdersi in fronzoli.
COSA E’ CAMBIATO – Tra finale di stagione e mercato estivo ci sono stati due addii importanti: prima è toccato a Lolò Battles (ritiratosi visibilmente commosso tra gli applausi del pubblico) e poi a Jeremie Janot che, chiuso da Ruffier, ha deciso di lasciare l’ASSE dopo ben 12 anni. Via anche Ebondo, rimpiazzato subito da Clerc, dentro Cohade e l’estro di Hamouma, arrivato dal Caen per 4 milioni. Sono rimasti i pezzi da 90 come Aubameyang, Gradel e Guillavogui, pronti a confermarsi su ottimi livelli anche in questa stagione. Le sei amichevoli giocate hanno visto i Verdi vincere solo una volta (2-0 sul Tours), ma adesso ci sarà tempo per rifarsi.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Ci sono tutte le condizioni perchè questo possa essere l’anno di Kurt Zouma. Il 17enne difensore, prodotto dell’ASSE, aveva già fatto brillare gli occhi degli osservatori nella scorsa stagione, prima di infortunarsi al ginocchio e stare fuori diversi mesi. Ma adesso il ragazzone originario della Repubblica Centrafricana è tornato al centro della difesa dei Verdi, e non vuole più lasciarla. Per lui il futuro appare decisamente roseo.
AMBIZIONI – Fare quel passettino in più per agguantare l’Europa. L’anno scorso, ad un certo periodo dell’anno, si parlava addirittura di Champions League, ma l’errore più grande fu proprio quello di credere di essere troppo forti. E’ così,infatti, che oltre la Champions è sfumata anche l’Europa League. Il Saint Etienne di quest’anno è chiamato a non guardarsi troppo allo specchio, ad essere più cinico e concreto, senza farsi distrarre dalle pagine dei giornali. L’ASSE è una squadra giovane, di grandissime potenzialità. E’ arrivato il momento di metterle in campo, e non solo per la metà delle partite.
COSA E’ CAMBIATO – Non sarà facile sopperire alle partenze di Marvin Martin e Modibo Maiga. Sono stati loro due, infatti, ad evitare che il Sochaux non fosse scritto sulla nostra lista di presentazione perchè già in campo in Ligue 2. A sostuirli sono arrivati il buon Contout ed il semisconosciuto Yartley, attaccante ghanese classe ’90 prelevato per 2 milioni dal Benfica. E’ rimasto Boudebouz (ma con quante motivazioni?), mentre in panca è stato confermato Hely, che ha dimostrato di saper mettere in moto una squadra perennemente ingolfata. Nel pre-season si è vista una squadra in palla: cinque vittorie in 7 partite. Ma il bello viene adesso…
GIOCATORE DA SEGUIRE – Toccherà a Sloan Privat prendere l’eredità di Maiga. Il 23enne attaccante originario della Guyana Francese ha fatto un ottimo pre-campionato e dopo i due goal in quattro partite nello scorso finale di stagione, il suo obiettivo è continuare a segnare con regolarità. Possente fisicamente, difficile da contenere: Privat potrà sicuramente dire la sua.
AMBIZIONI – Dopo i patemi della scorsa stagione, una salvezza tranquilla non sarebbe poi così male. E’ vero che Hely ha avuto la possibilità di svolgere tutta la preparazione ed insegnare in maniera completa e dettagliata i propri dettami tecnici alla squadra, ma i canarini hanno perso gran parte della colonna portante che adesso deve essere di nuovo ricostruita. Inanzitutto sarà importante amalgamare il gruppo ed evitare i capitomboli che hanno reso l’ultima annata più frustrante che mai, poi, dopo la certezza della permanenza, si potrà pensare a migliorare il più possibile la posizione di classifica.
COSA E’ CAMBIATO – Ha appeso le scarpette al chiodo Yohann Pelè: la polmonite che l’ha colpito nell’ottobre 2010 non gli ha permesso di tornare ancora sui campi da gioco, costringendolo a dire addio al calcio a soli 29 anni. Ha salutato anche Umut Bulut, ma fortunatamente solo per questioni tecniche, così come Congrè partito alla volta di Montpellier. Ancora in dubbio il futuro di Sissoko e Capoue, con quest’ultimo che ha chiesto esplicitamente di essere ceduto. Le entrate sono state praticamente nulle, a parte l’arrivo di Zebina a costo zero. Al timone è rimasto ancora Casanova, nonostante qualche screzio coi big nel corso della passata stagione. Tra le 8 amichevoli spiccano la sconfitta nel derby col Bordeaux e l’1-1 col Villareal.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Il rinnovo del contratto fino al 2015 dimostra che a Tolosa credono molto nel talento di Wissam Ben Yedder. Il 21enne trequartista tunisino sembra maturo al punto giusto per meritarsi un posto in prima squadra. Ha un’ottima tecnica, visione di gioco ed un piede destro molto educato. Può fare benissimo dietro l’unica punta Riviere nel 4-4-1-1 di Casanova.
AMBIZIONI – E’ importante mantenersi nella parte destra della classifica. Raggiungere l’Europa è dura, anche perchè questa squadra deve prima di tutto dimostrare di non essere carente di personalità, un difetto palesato troppo spesso nel corso della passata Ligue 1. L’ira di Casanova, infatti, scaturì dal comportamento di alcuni giocatori che nel finale di stagione hanno un pò battuto la fiacca, più volutamente che per altro. Ecco, se il Tolosa supera questo limite, allora potrà ambire a qualcosa di più grande che un semplice ottavo, nono posto.
COSA E’ CAMBIATO – Caceres e Beavue sono rimasti in Ligue 2 nonostante i 20 goal in due. Il primo è tornato per fine prestito al Dijon, il secondo è stato ceduto allo Chateauroux. Il budget a disposizione è quello che è, quindi sono arrivati praticamente solo giocatori a costo zero o giovani talentuosi dalle big, mescolati a uomini di esperienza come Nivet e Darbion. L’ossatura brasiliana (Rincon, Thiago Xavier e bomber Marcos) è rimasta intatta, mentre oltre Sidibè potrebbe partire anche N’Sakala, altro terzino di grandi prospettive che piace molto al Lione. La vittoria con lo Stella Rossa è rimasta l’unica di sette amichevoli, ma l’influenza del mercato ha fatto la sua parte.
GIOCATORE DA SEGUIRE – All’ESTAC sono arrivati due baby fenomeni: Yattara e Bahebeck. Per loro facciamo quindi un eccezione e vi consigliamo di seguirli entrambi. Sono arrivati con la formula del prestito secco dal Psg il primo e dal Lione il secondo. Hanno tutti e due 19 anni e sono fra i giovani più promettenti del panorama francese. Arrivano per dare un tocco di spensieratezza e gioventù all’attacco del Troyes, con lo scopo e la voglia di imporsi sul palcoscenico della Ligue 1.
AMBIZIONI – Cinque anni dopo l’ultima volta il Troyes torna in Ligue 1. L’obiettivo non può che essere la salvezza, che passa direttamente da un allenatore, Furlan, che conosce benissimo il gruppo e sa come valorizzare al massimo i giocatori che ha in rosa. E’ così che il Troyes si è riguadagnato la massima serie ed è così che deve mantenerla. La squadra è relativamente giovane, con un’età media sotto i 27 anni. C’è quindi curiosità nel vederla all’opera.
COSA E’ CAMBIATO – A centrocampo qualcosa si è perso. Le partenze di Cohade e Carlos Sanchez non sono state adeguatamente rimpiazzate, ma per il resto la squadra di Daniel Sanchez ha mantenuto la sua fisionomia. Al centro della difesa è rimasto Gil (ha rifiutato il Corinthians), mentre la fascia destra è stata rinforzata con l’arrivo dal Saint Etienne del terzino Nery. Le amichevoli belghe non hanno portato molta fortuna: due sconfitte ed un pareggio. E’ finito 1-1, invece, l’assaggio di Ligue 1 col Reims.
GIOCATORE DA SEGUIRE – Arrivato a gennaio dallo Standard Liegi, Pape Camara potrà ritagliarsi più spazio nel corso di questa stagione. Si tratta di un roccioso mediano 20enne di 192 centimetri che fa dell’interdizione il suo pane quotidiano. Potrebbe essere lui il nome nuovo da lanciare per Sanchez, allenatore sempre attento allo sviluppo dei giovani.
AMBIZIONI – Continuare a crescere. Per il Valenciennes, questo, sarà il settimo anno consecutivo in Ligue 1, a conferma di quanto di buono è stato fatto dalla società in queste ultime stagioni. L’anno scorso è arrivato un buon 12° posto, che poteva essere sicuramente migliorato senza qualche blackout casalingo evitabilissimo. Inoltre è arrivato il traguardo dei quarti di finale di Coppa di Francia, miglior risultato di sempre negli ultimi 20 anni. Il budget a disposizione è aumentato ed il VA è intenzionato pure a migliorare lo Stade de Hainault per una cifra intorno agli 1,4 milioni. Tutti segnali di crescita. I 43 punti dell’ultima stagione devono essere un punto di partenza.
Marco Trombetta
tanta roba questa “bibbia” di inizio campionato!ci sarà da divertirsi!