Una sconfitta e tre pareggi consecutivi. Il Lille non vince da quattro partite, ma con l’aria di Champions i Dogues potrebbero di nuovo riassaporare il gusto del successo. L’ultimo, infatti, è arrivato nei preliminari di ritorno col Copenaghen. Stasera al Grand Stade arriverà il Bate Borisov, l’avversario giusto per ricominciare da dove il Lille aveva lasciato.
WHO LET THE DOGUES OUT? – Cantava Baha Men circa 12 anni fa. Un singolo che spopolò in tutta Europa, diventando anche una specie di inno sportivo, spesso suonato negli stadi. Quale canzone migliore allora per il Lille – il cui soprannome è appunto ‘Dogues’ – per spingerlo alla vittoria? Crediamo nessuna. Scherzi a parte, la squadra di Garcia è chiamata ad invertire una tendenza che è cominciata a diventare preoccupante. Soprattutto per la vera mancanza di un bomber, che l’anno scorso fu un certo Eden Hazard.
L’esordio nel gruppo F – che comprende anche Bayern e Valencia – contro il Bate non si può fallire almeno per due motivi: il primo, prettamente statistico, è che il Lille non ha mai vinto la prima partita del girone in tutte e quattro le sue particepazioni, il secondo è che non si battono i bielorussi in casa allora è meglio riporre nuovamente nel cassetto i sogni di gloria. “L’anno scorso eravamo convinti di potercela fare, ma siamo rimasti fregati”, dichiara il presidente Seydoux. “Quest’anno -continua – dobbiamo essere più umili, e cercare di emozionare i nostri tifosi con grandi partite”.
Per capire l’importanza di questo match, basta chiedere ad uno che qualche mesetto fa la Champions l’ha vinta: “Vincere questa partita ci darebbe tanta fiducia in vista del Valencia – dichiara Salomon Kalou – . E’ vero che ho più esperienza in Champions dei miei compagni, ma si tratta di una competizione in cui tutte le squadre sono competitive. Noi abbiamo giocatori di altissimo livello, e sono convinto che potremo toglierci delle soddisfazioni giocando al 100%”.
Secondo l’ivoriano il passaggio del turno è pienamente alla portata: “Anche se non partiamo coi favori del pronostico abbiamo i mezzi per arrivare lontano. Ci vuole duro lavoro, questo è importante. Ma noi crediamo nello nostre possibilità”. Anche il tecnico Rudi Garcia è dello stesso avviso: “Dobbiamo dimostrare di saper giocare in una competizione così importante. Lo abbiamo già fatto col Copenaghen. L’anno scorso i giornalisti ci davano per favoriti del girone insieme all’Inter, quest’anno siamo l’outsider: vedremo se riusciremo ad arrivare tra le prime due”.
Per quanto riguarda l’11 che scenderà in campo ci sono pochi dubbi. Anzi uno: chi giocherà al centro dell’attacco tra De Melo e Roux? Entrambi sono ancora a secco in campionato, ma il brasiliano è stato il match winner della sfida col Copenaghen. Dovrebbe toccare a lui partire dall’inizio. In difesa è probabile l’innesto di Beria sulla sinistra al posto di Digne. Inamovibile il terzetto di centrocampo Mavuba–Martin–Balmont, così come gli esterni d’attacco Payet e Kalou.
Il Bate dovrebbe invece schierarsi con un robusto 4-4-1-1. Il tecnico Goncharenko deve ancora sciogliere qualche dubbio a centrocampo con Likhtarovich e Pavlov leggermente favoriti su Sivakov e Olekhnovich. Davanti occhio all’esperienza e alla grande tecnica di Hleb, che supporterà l’unico centravanti Rodionov, assoluto protagonista dei turni preliminari con quattro goal in sei partite. Il tecnico dei bielorussi ha dichiarato: “Loro sono più forti, ma questo ci permette di giocare con più calma e liberi da pressioni”.
Il 4-3-3 di Garcia:
Landreau
Debuchy Basa Chedjou Beria
Balmont Martin Mavuba
Kalou De Melo Payet
Rodionov
Hleb
Baga Likhtarovich Pavlov Sivakov
Poliakov Radkov Simic Iourevitch
Gorbunov
Il 4-4-1-1 di Goncharenko:
Marco Trombetta