Report Ligue 1

Il Punto sulla Ligue 1 – Dal Marsiglia dei record al Psg delle meraviglie, passando per le imprese di Ali Ahamada!

Week end pieno di emozioni quello che ha contraddistinto la quinta giornata di Ligue 1. Si è aperto venerdì allo Stade de la Mosson e si è chiuso domenica al Grand Stade.  In mezzo 28 goal e tanti risultati decisi all’ultimo respiro.  Il piatto è ricco, gustiamocelo insieme…

E chi li ferma questi?

OM=GRANDE SQUADRA – Non ci sono più  dubbi. La gara casalinga con l’Evian rappresentava l’ultima prova per capire se il Marsiglia fosse tornato ad essere una grande squadra. Il grande spreco d’energie per agguantare il pareggio all’ultimo secondo in Turchia nel giovedì di Europa League, costituiva un ostacolo da superare necessariamente con un gara concreta e senza sbavature.  L’OM c’è riuscito alla grande, aspettando e colpendo al momento giusto. Quello che vale la sesta vittoria consecutiva in altrettante gare.

Un record quasi assoluto. Solo il Lille, infatti, ha fatto meglio con 8 vittorie consecutive nel lontanissimo 1936/37. Era un altro calcio. Il calcio di oggi rende molto difficile un exploit del genere. La prestazione dell’OM non è stata esaltante, ma poco importa. Quello che conta è vincere, anche con un colpo di testa di Amalfitano e nulla più.  Il solo goal subito in sei gare dimostra una solidità rara a livello europeo.  Tutti gli undici in campo sono focalizzati sull’obiettivo. Rimangono concentrati, come Mandanda, che al primo tiro in porta dell’Evian si è esibito in una parata salva risultato.

E’ a dir poco impressionante l’evoluzione rispetto all’anno scorso. La squadra di Baup è risorta dalla ceneri alla grande, rispettando alla lettera il famoso proverbio latino. I numeri parlano da soli: +4 sul Lione +6 dal Psg. L’OM ha tutto il diritto di sognare. Anzi no, deve restare con i piedi per terra. Consapevole che continuando con questa squadra può giocarsela fino in fondo e dare vita ad uno splendido testa a testa con gli arcirivali parigini.

Ibra&Menez si prendono anche la Corsica

STRAPOTERE ROUGE ET BLEU – Fanno sempre più paura. C’è davvero poco altro da dire. Otto goal in due partite tra Champions e campionato parlano da soli. La corazzata di Ancelotti si sta preparando per passare da imbattuta ad imbattibile. Il povero e generoso Bastia non ha avuto scampo davanti ad un evidente strapotere. Quei due lì davanti, Ibrahimovic e Menez, hanno fatto nuovamente quello che volevamo. E quel genietto di Verratti, beh…è un piacere vederlo giocare.

E se Ibra diventa pure altruista come in occasione dell’assist sul gol del fulmineo vantaggio di Menez, allora siamo davvero alla frutta. Lo svedese gioca con una facilità imbarazzante, anche se lo stesso aggettivo dovremo usarlo per definire la difesa del Bastia, praticamente incapace di usare la tattica del fuorigioco. Lo 0-4 finale è senza storia. Il Psg sta crescendo in maniera spaventosa, trovando anche un solidità difensiva che Thiago Silva ha subito provveduto a trasmettere.

Anche Sirigu si è travestito da superoe quando i corsi hanno cercato di riaprire la partita. La favola del Bastia sembra già finita dopo quattro sconfitte consecutive, mentre quella del Psg è appena iniziata. Il cielo sull’Armand Cesari era coperto di nuvole, ma su Ibra& Co. splendeva il sole.  Carletto sa di avere per le mani una squadra pronta a scalare presto i gradini del podio. Il terzo posto è solo di passaggio. L’OM è avvisato…

Licha acciuffa il Lille

DOGUES CHE ABBAIONO…NON MORDONO – Anche stavolta il Lille ha ingoiato una bella boccata amara. Contro il Lione sembrava andare tutto per il verso giusto: goal dopo appena 7 minuti, per giunta di Roux – che non segnava dal 29 aprile scorso – e tanta voglia di portare a casa il risultato con un 4-3-3 ben messo in campo e difficile da contenere per l’OL. A rendere la serata ancor più positiva c’è anche l’ottima prestazione del gioiellino Mendes, a cui Vercoutre ha negato il primo di quei goal che il Lille avrebbe dovuto fare.

Nel secondo tempo, infatti, il colpo di tacco ‘chiudi partita’ di Payet si è infranto ancora una volta sul guantone del portierone dell’OL. I padroni di casa meritano comunque la vittoria, poi Garde decide finalmente di mettere dentro Lacazette, Grenier e Lisandro, con il risultato che il Lione si sveglia finalmente dal letargo. Meglio tardi che mai. Infatti dopo l’occasione capitata a Lacazette, ci ha pensato proprio il Licha a rimettere le cose a posto davanti all’incredulo pubblico del Grand Stade. Il Lille continua a non trovare i tre punti nel nuovo e già maledetto stadio, rimanendo lontano anni luce dalle posizioni che contano.

Il 12° posto occupato dai Dogues ha tutti i tratti di un fallimento. Ancora evitabilissimo, per carità, ma ci vuole un colpo di coda. I big devono svegliarsi, cominciare a decidere le partite anche a discapito del bel gioco. Perchè quello non conta nulla senza il risultato. Basta vedere il Lione, che con il minimo sforzo è riuscito a rimanere imbattuto e portare via un punto prezioso e che fa morale in vista dell’altro importantissimo impegno alla Gerland col Bordeaux.

Ali Ahamada, il portiere che fa l’attaccante

UNA SETTIMANA DA DIO – Non avrà i super poteri di Jim Carrey come nel film di Shadyac, ma Ali Ahamada vivrà certamente la settimana più incredibile della sua vita. Tutto è iniziato nei minuti di recupero di TolosaRennes. I suoi erano sotto 1-2 in casa, quindi Ali, che di mestiere fa il portiere, decide di buttarsi nella mischia per l’assalto finale…

…Ben Yedder batte la punizione ed ecco che dal mucchio sbuca la maglia gialla del numero 30 del Tolosa che si tuffa all’indietro di nuca battendo il suo collega Costil. E’ un tripudio, il Municipal è in delirio per l’incredibile prodezza di Ali che si gode l’abbraccio di tifosi e compagni ancora increduli per quanto era successo.

Non ci credeva nemmeno il Rennes, ormai sicuro di aver portato a casa una vittoria sostanzialmente meritata per quanto visto in campo. Il goal di Pitroipa dopo 10 minuti aveva aperto la strada ai rossoneri, richiusa poi dall’ennesimo goal della sempre più lucente stella Ben Yedder. Il goal dell’1-2 di Erding, però, viziato da una deviazione decisiva di Didot, aveva fatto incavolare non poco Ali Ahamada che si era visto passare il pallone tra le mani.

“Ho avuto come un flash. Ci pensavo da oltre mezz’ora, dopo aver incassato il secondo gol del Rennes. Volevo andare a segnare e festeggiare con il mio pubblico”, la profezia del giovane portierone francese. E così ci ha pensato lui a mettere le cose a posto, facendo saltare dalla sedia Gregory Wimbee, l’ultimo capace nel lontano 1996 di regalarsi una settimana da Dio. Una settimana da Ali Ahamada.

UN X DA CARDIOPALMA – Chi aveva scommesso sulla sorprendente vittoria del Nizza a Lorient e di quella più prevedibile del Bordeaux in casa sull’Ajaccio si sarà probabilmente sentito male. Perchè in due minuti, tra il bretone MonnetPaquet ed il corso Belghazouani, la sua scommessa si è rivelata da buttare…

Lorient ancora terzo

E’ stata invece tutt’altro che da buttare la prestazione del Lorient. La squadra di Gourcuff senior è passata in svantaggio grazie ad un goal del redivivo Meriem, e nonostante la stupidissima espulsione di Bourillon per gomitata su Cvitanich – alla sua seconda espulsione causata dopo quella di Sane – è riuscito ad imporre il proprio gioco, creare moltissime occasioni e pervenire al pareggio all’ultimo minuto grazie ad un gran goal di Monnet-Paquet. Come l’OM, il Lorient ha subito una netta evoluzione rispetto alla passata stagione. Il terzo posto è ancora là, in coabitazione col Psg, così come la sensazione che questa squadra potrà davvero farci divertire quest’anno.

Un divertimento che in casa Bordeaux comincia a latitare. Per lo meno in campionato. Il 4-0 in Europa League al Brugge, infatti, ha prosciugato una squadra incapace nuovamente di tenere il vantaggio fino al fischio finale. Era successo col Nizza, ed è ri-successo con l’Ajaccio. Il primo tempo è di una noia mortale, mentre il secondo è davvero interessante. Prima il vantaggio di Henrique, poi il pari di Faty 10 minuti dopo ed infine la rete di Gouffran – la prima su azione dei Girondini dopo ben 645 minuti! – che sembrava far calare il sipario sul match.

Appunto, sembrava. perchè il neo entrato Belghazouani si incunea benissimo tra le maglie difensive del Bordeaux ed insacca al 92′ il pallone del meritato 2-2. L’Ajaccio di Dupont si è dimostrato ancora una volta squadra dura e difficile da affrontare. A tratti anche imprevedibile. Gli  otto punti in classifica effettivi (6 con la penalizzazione) sistemano i corsi tra le squadre che stanno maggiormente soprendendo in questo inizio di stagione. Comincia invece a deludere un pò il  Bordeaux, che deve riprendersi da un pareggite che lo tortura da ormai quattro settimane.

Un pareggio può invece andare bene al Montpellier, che nell’anticipo del venerdì col SaintEtienne non è riuscito ancora una volta a fare bottino pieno alla Mosson. Tuttavia l’ASSE è passato in vantaggio col solito Aubameyang ed ha pure rischiato di raddoppiare con Gradel. La squadra di Girard, dal canto suo, si è svegliata come al solito a secondo tempo inoltrato, grazie anche all’ingresso di Estrada che ha dato vivacità alla manovra. Camara, sull’assist del solito Cabella, ha ristabilito gli equilibri. Poi Herrera illude tutti all’ultimo minuto con un goal in posizione irregolare, ma alla fine finisce X. L’Herault ha già perso 7 punti alla Mosson in questa stagione. Tanti quanto ne aveva persi l’anno scorso in un’intero campionato.

Quanto ci piace sto Reims!

ALTRO CHE SALVEZZA! – Tre vittorie ed un pari nelle ultime quattro, dieci punti e quinto posto in classifica. Il Reims ci sta davvero facendo divertire. I ragazzi di Fournier hanno capitalizzato al massimo le due partite casalinghe consecutive, prima mortificando il Montpellier e poi battendo da squadra matura e concreta un Nancy che comunque ci ha provato ad evitare la quarta sconfitta consecutiva, che trascina Mollo e compagni ad un inaspettato penultimo posto in classifica.

All’Auguste Delane si pensano Courtet, il brasiliano Diego ed il portiere Agassa  rispettivamente a firmare e mantenere un 2-0 che ha mandato in visibilio i tifosi di casa. Non saranno i tempi in cui il Reims dominava la Francia e disputava due finali di Champions consecutive col Real Madrid delle leggende, ma questa squadra nel suo piccolo sta facendo grandi cose. Ha un gioco collaudato, un allenatore che conosce i suoi uomini e li fa rendere al meglio. Ogni pezzo è messo al suo posto. Il campionato è ancora lungo, ma per adesso la rivelazione più grande sono loro. Si accendono le luci della ribalta sul piccolo grande Reims.

LA LEGGE DEL FRANCIS-LE BLE’ – Solo tre squadre hanno sempre vinto in casa in questa stagione. Marsiglia, Lione…e Brest. I bretoni, infatti, fuori casa non ne azzeccano una (tre sconfitte su tre – , ma quando calcano il terreno del Francis-Le Blè si trasformano e diventano imbattibili.  Un cambio radicale, visto che nelle ultime due trasferte il Brest aveva subito 8 goal segnandone solo due.

Due come i goal che ha subito in casa, realizzandone cinque che gli hanno permesso di  battere nell’ordine Evian, Troyes e Valenciennes. Tutte sfide salvezza, e quindi di importanza fondamentale. Contro il VA la partita era iniziata subito male col goal di Dossevi, ma nella ripresa ci hanno pensato Ayite e Ben Basat a ribaltare il match e regalare al Brest l’ottavo posto in classifica con 9 punti,  scavalcando proprio il VA che rimane a otto.

Risorge definitivamente, infine, il Sochaux. I canarini, rinfrancati dal miracolo di Saint-Etienne, non hanno avuto problemi a battere tra le mura amiche il Troyes e centrare la seconda vittoria consecutiva che li catapulta fuori dalla zona rossa. Il goal di Roudet mette subito le cose in chiaro, poi il pari di Faussurier illude l’ESTAC prima che nella ripresa uno scellerato Bahebeck si facesse sventolare in faccia il rosso diretto che non ha fatto altro che agevolare ancor di più il compito del Sochaux. Doubai e Bakambu, infatti, completano l’opera e confinano il Troyes ad un ultimo posto che sembra già una sentenza.

Ecco risultati ed highlights del 6° turno:

Montpellier 1-1 Saint-Etienne
45′ + 2 Aubameyang (S), 70′ S. Camara (M)

Bastia 0-4 Psg
6′ Menez, 40′ Ibrahimovic, 72′ Matuidi, 90′ Ibrahimovic

Brest 2-1 Valenciennes
11′ Dossevi (V), 61′ Ayite (B), 72′ Ben Basat rig. (B)

Lorient 1-1 Nizza
40′ Meriem (N), 89′ Monnet-Paquet (L)

Reims 2-0 Nancy 
7′ Courtet, 61′ Diego rig.

Sochaux 3-1 Troyes
8′ Roudet (S), 34′ Faussurier (T), 54′ Doubai (S), 70′ Bakambu (S)

Tolosa 2-2 Rennes
9′ Pitroipa (R), 24′ Ben Yedder (T), 65′ Erding (R), 95′ Ahamada (T)

Bordeaux 2-2 Ajaccio
54′ Hnerique (B), 64′ Faty (A), 78′ Gouffran, 92′ Belghazouani (A)

Marsiglia 1-0 Evian TG
33′ Amalfitano

Lille 1-1 Lione
7′ Roux (L), 80′ Lisandro (OL)

Marco Trombetta

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