Si decide in 45 minuti il ‘Clasico’ francese. Gignac fa esplodere il Velodrome, Ibrahimovic lo zittisce in un minuto con due magie in pieno stile Ibrakadabra. Sembra l’inizio di una serata trionfale per il Psg, ma è ancora una volta ‘Big Mac’ Gignac a riportare sulla terra il Psg con un’incornata da grande attaccante. Con questo punto il Marsiglia rimane in vetta, aggancio rimandato per i ragazzi di Ancelotti.
LA BATTAGLIA DEI GIGANTI – Nella giornata di Milan-Inter e Barca-Real Madrid, il ‘Clasico’ di Francia tra Marsiglia e Psg non è voluto essere da meno. Dopo un quarto d’ora di studio, infatti, Gignac decide di accendere il match con un goal da attaccante puro che fa letteralmente impazzire il Velodrome. Tuttavia il vantaggio dell’OM non sveglia soltanto la partita. Sveglia anche monsieur Zlatan Ibrahimovic.
In due minuti Ibrakadabra compie le sue magie: prima un esterno dei suoi da taekwondo, poi una punizione bomba che rende effettiva l’emicrania di Mandanda. Lo svedese ostenta la sua forza, il Psg è avanti. Ma quando sembrava che i ragazzi di Carletto Ancelotti fossero in completo controllo della situazione, ecco che ‘Big Mac’ Gignac decide che a casa sua nemmeno Ibra può rubargli la scena, ed incorna con cattiveria il pallone del 2-2.
La partita è stupenda, uno spot per il calcio francese. Kaborè rischia addirittua di riportare avanti il Marsiglia, ma Sirigu gli dice di no. Negativo anche l’esito della conclusione di Pastore, che il goal, francamente, se lo mangia. Sono gli ultimi brividi di un primo tempo divertente e scoppiettante, tra due squadre che se la giocano senza esclusione di colpi.
Calano, ovviamente, i ritmi indiavolati del primo tempo. L’OM resta comunque più aggressivo, ma a parte una buona occasione per Gameiro – mandato dentro da Ancelotti al posto di un inguardabile Pastore – , la prima parte non regala moltissime emozioni. I padroni di casa dimostrano che il pari, alla fine, non è così male.
Il Psg, dal canto suo, non si scopre più di tanto per evitare di farsi infilare il contropiede. Il risultato è che la partita va a spegnersi col passare dei minuti. Ibrahimovic si rivede soltanto a venti dalla fine, ma stavolta la sua spaccata fa solo venire i brividi ai tifosi dell’OM. E’ praticamente l’ultima occasione di un secondo tempo agli antipodi rispetto ad una prima frazione non adatta ai deboli di cuore.
OM e Psg si accontentano. Il Clasico regala un punto a testa ad Ibrahimovic e Gignac, i veri e probabilmente gli unici protagonisti di questa partita. Per la squadra di Ancelotti l’aggancio in vetta è rimandato, il Marsiglia resta a + 3 in classifica.
TATTICA
Nel secondo tempo un goal avrebbe pesato come un macigno. Ecco quindi che le due squadre sono state più attente a difendersi che ad attaccare. E se in campo ci sono le difese meno battute della Ligue 1, il risultato non poteva che essere un pari.
Ancelotti ha schierato tre centrocampisti centrali, un trequartista ed una seconda punta. L’obiettivo era quello di dominare il centrocampo, ma come contro il Porto la manovra si è rivelata lenta, dando il tempo agli avversari di ricompattarsi. Pastore ha giocato 45 minuti di anonimato, mentre Verratti è rimasto imbottigliato in mezzo al campo senza la possibilità di inventare qualcosa.
Il Marsiglia ha iniziato con un piglio aggressivo, per poi lasciare col passare dei minuti l’iniziativa al Psg. Tuttavia la squadra di Baup è rimasta compatta, dimostrando una grande solidità difensiva ed impedendo all’undici di Ancelotti il gioco tra le linee, grazie alla morsa asfissiante della coppia Kaborè-Cheyrou sul Flaco Pastore.
Questo ha determinato un by-passamento del centrocampo da parte dei parigini, che si sono limitati ad offendere sulle fasce o a provare lanci lunghi. La famosa tattica del palla a Ibra e pedalare, che si ripropone da anni in ogni squadra dove gioca lo svedese.
Molto interessante, invece, la tattica offensiva dell’OM. Baup ha snaturato il gioco sulle fasce – con Andrè Ayew ed Amalfitano destinati al sacrificio – , ma allo stesso tempo decentrato il raggio d’azione di Valbuena e Gignac. Il primo goal di ‘Big Mac’ è arrivato infatti proprio da una posizione laterale, sfruttando la debolezza difensiva degli esterni parigini palesata nella gara di Champions col Porto.
Nella ripresa, evidentemente, la difesa l’ha fatta da padrona. E nonostante Ancelotti inserisca Gameiro al posto di Pastore per dare maggior peso offensivo, le due squadre hanno comunque dato l’impressione di pensare molto di più al contenimento. In conclusione l’OM ha modificato il proprio gioco – difensivo, ma anche offensivo – portando il Psg a mostrare i primi sintomi di Ibra-dipendenza quando le sfide cominciano a salire di livello.
REPORT
MARSIGLIA 2-2 PSG
17′ Gignac (M), 23′, 25′ Ibrahimovic (P), 32′ Gignac (M)
MARSIGLIA (4-4-1-1): Mandanda – Morel, Nkolou, Fanni, Abdallah (65′ Abdullah) – Cheyrou, Kaborè, Amalfitano (74′ J. Ayew), A. Ayew – Valbuena – Gignac (79′ Remy). A disp. Bracigliano, M’bow, Mendes, Raspentino. All. Baup
PSG (4-3-1-2): Sirigu – Maxwell, T. Silva, Alex, Jallet – Verratti (58′ Armand), Matuidi, Chantome – Pastore (46′ Gameiro) – Menez (74′ Van der Wiel). Ibrahimovic. A disp. Douchez, Z. Camara, Sissoko, Nene. All. Ancelotti.
Arbitro: Chapron
Ammoniti: Verratti, T. Silva, Abdullah
Spettatori: 40. 748
PAGELLE
Zlatan Ibrahimovic
Javier Pastore
MARSIGLIA
Mandanda: Poteva fare qualcosina in più in occasione del raddoppio di Ibrahimovic. Per il resto normale amministrazione. VOTO 6
Morel: Spento il terzino sinistro dell’OM. In attacco non si vede mai, dalle sue parti nascono tutte le azioni pericolose del Psg. VOTO 5
Nkoulou: Non ha colpe sui due goal. In generale si fa valere alla grande nel suo duello corpo a corpo con Ibrahimovic. VOTO 7
Fanni: Schierato al centro della difesa non commette sbavature. Tuttavia soffre un pò quando viene messo sotto pressione. VOTO 6
Abdallah: Gioca un match ordinato sulla fascia destra, limitando le iniziative di Menez. VOTO 6
Kaborè: Ringhia sul centrocampo del Psg, limitando bene Verratti e Matuidi. Tuttavia quando gli tocca dare una mano in avanti mostra più di qualche limite tecnico. VOTO 6,5
Cheyrou: Corre molto in mezzo al campo, ma non riesce mai ad entrare completamente nel vivo dell’azione. VOTO 6
Amalfitano: Si vede pochissimo, non riesce a pungere e a dare imprevedibilità alla manovra offensiva. Gara sottotono per l’ex Lorient. VOTO 5
Andrè Ayew: Si batte e va spesso a prendersi il pallone a centrocampo. Non ha molti spazi per esplodere la sua velocità, quindi si è prodigato in un grande lavoro di sacrificio per la sua squadra. VOTO 6
Valbuena: Aveva tanta voglia di far bene. Nei primi minuti ha preso tante botte a causa della sua velocità. Difficile da prendere con i suoi movimenti tra le linee. Pennela l’angolo che vale il goal del pari. VOTO 6,5
Gignac: Bomber implacabile. Fino all’anno scorso i suoi stessi tifosi lo chiamavano ‘Big Mac’ per il suo stato di forma, oggi possono usare questo gustoso soprannome per definire un attaccante di razza, uno di quelli che quando ha l’occasione non sbaglia mai. VOTO 8
Sostituzioni
Abdullah: Il giovane scuola OM entra a 25 minuti dalla fine, ma non riesce ad aumentare il dinamismo in mediana. VOTO 5,5
Jordan Ayew: Non riesce a dare una scossa al match. VOTO 5
Remy: Gioca poco più di dieci minuti, ma il suo talento in campo non si vede proprio. VOTO 5
PSG
Sirigu: Forse poteva fare di meglio in occasione del primo goal di GIgnac. Nel secondo tempo rimane praticamente inoperoso. VOTO 6
Maxwell: Contributo non troppo evidente quello del brasiliano. Svolge il compitino, nulla più. VOTO 6
Thiago Silva: Ha sofferto un pò troppo la fisicità di Gignac nel primo tempo, mentre nella ripresa è riuscito a limitarlo senza problemi. Brutto il suo fallo su Amalfitano, da arancione… VOTO 5,5
Alex: Un pò goffo stasera il centrale brasiliano. Perde i duelli con Gignac e commette qualche fallo sicuramente evitabile. VOTO 5
Jallet: Come per il compagno di reparto Maxwell. La gara del capitano parigino è stata più di contenimento che altro, con l’aggravante di essersi fatto ubriacare da Gignac in occasione del vantaggio marsigliese. VOTO 5
Verratti: Sottotono il gioiellino pescarese. Soffre la pressione del centrocampo dell’OM e non riesce ad illuminare la manovra. Un pò di riposo gli farà bene. VOTO 5
Matuidi: Normalmente è uno dei più positivi, stasera non è riuscito a dare il consueto apporto alla squadra. VOTO 5
Chantome: Ancelotti lo rinconferma, ma la mezz’ala parigina non impressiona più di tanto. Decisamente rimandato. VOTO 4,5
Pastore: Un fantasma. Anzi peggio, almeno i fantasmi non si mangiano i goal… VOTO 4 IL PEGGIORE
Menez: Qualche guizzo dei suoi, soprattutto nel primo tempo, quando sembrava potesse essere un fattore. VOTO 6
Ibrahimovic: Fenomenale è l’aggettivo più giusto. Due goal da Ibrakadabra in un minuto per poco non gli permettevano di vincere la partita da solo. In Ligue 1 dimostra di poter fare quello che vuole. VOTO 8 IL MIGLIORE
Sostituzioni
Armand: Gioca una mezz’ora senza particolari meriti nè demeriti. VOTO 6
Van der Wiel: Subentra a gara in corso. Solido dietro, invisibile in avanti. VOTO 5,5
Gameiro: La mossa di Ancelotti di mandarlo dentro ad inizio secondo tempo non sortisce gli effetti sperati. Ha soltanto un’occasione, ma non la sfrutta nel migliore dei modi. VOTO 5,5
Marco Trombetta