Bleus

Il Punto sui Bleus – La Di(dì)rezione giusta

Un pareggio a casa dei campioni d’Europa ed una vittoria in quella dei vice. Un bottino niente male per la Francia  di Didier Deschamps, che partita dopo partita sta plasmando una creatura pronta a spiccare il volo per Brasile 2014. E’ vero, quella del Tardini con l‘Italia era soltanto un’amichevole. Ma le indicazioni fanno pensare che questa sia finalmente la direzione giusta.

Altra grande partita di Valbuena, un fattore in questa nuova Francia

COLLECTIF ET DISCIPLINE – Le parole d’ordine dell’era Deschamps. Il collettivo e la disciplina di una squadra che rema finalmente verso un obiettivo comune. “Orgoglioso della mentalità”, si è detto il Ct dei Blues. E come dargli torto. La reazione al vantaggio dell’Italia è stata fulminea. Forse anche un pò fortunata, ma sicuramente continua. Una volta trovato il pari grazie alla perla di un grandissimo Valbuena, i Galletti sono voluti andare fino in fondo, portandosi il match a casa.

La coppia KoscielnySakho ha funzionato. I due, spesso in difficoltà con le proprie squadre di club, hanno trovato un ottima intesa guidando con diligenza ed applicazione il reparto arretrato. Il loro compito era fermare un colosso come Mario Balotelli ed un peperino come Stephan El Shaarawy: prova complessivamente superata, nonostante il goal del Faraone. In mediana – attendendo i pieno recupero di Cabaye, il regista puro nei piani di Deschamps – il duo MatuidiCapoue ha limitato di gran lunga il raggio d’azione di Verratti prima e Pirlo poi.

In partite del genere salta all’occhio il nuovo nucleo che emerge, capace di imporsi su avversari quotati come Spagna ed Italia anche senza il fondamentale aiuto di Ribery e Benzema. Rimarranno sempre loro i trascinatori, le stelle di questa squadra. Ma in punta di piedi c’è un giocatore che nel nuovo sistema tattico di Deschamps sta prendendo sempre più punti: Mathieu Valbuena. Il marsigliese ha cambiato la partita da subentrato al Calderon ed ha spostato gli equilibri da titolare al Tardini. Didì lo conosce bene, avendolo allenato all’OM, e quindi sa come gestire le sue capacità.

“La strada è ancora lunga, ma c’è voglia di crescere e far bene”

LE ROI DU COACHING GAGNANT – Fare il cambio giusto al momento giusto è un’abilità che pochi allenatori hanno. Nelle ultime due partite Deschamps si è dimostrato molto abile sotto quest’aspetto. Contro la Spagna furono decisivi gli ingressi di Sissoko, Valbuena e Giroud.

In Italia le mosse vincenti dell’ex allenatore della Juventus si chiamano Menez e Gomis. Non a caso i due hanno confezionato l’azione del goal partita.

L’esterno del Psg è entrato in campo con una gran voglia di fare, puntando costantemente l’uomo e mettendo in costante difficoltà la difesa italiana. Per quanto riguarda il bomber del Lione, ha fatto la cosa che sa fare meglio: metterla dentro, se è possibile al primo pallone toccato.

Menez risulta molto più efficace con un attacca fisso in area di rigore pronto a trasformare in oro i suoi assist. Gomis, infatti, non ha dovuto far altro che farsi trovare nel posto giusto ed allungare il gambone per deviare la palla in rete.

Deschamps conosce perfettamente le caratteristiche dei suoi uomini, condizione necessaria per sfruttare al massimo il loro utilizzo. Emblematiche le parole di Matuidi: “A Madrid è nata una squadra”. Alle quali fanno da eco quelle di capitan Evra: “In campo siamo uniti soprattutto nei momenti di difficoltà, facciamo sacrifici l’uno per l’altro”. Deschamps ricorda però a tutti che “la strada è ancora lunga”, e che l’obiettivo principale, come ribadisce Evra, “è qualificarsi per la Coppa del Mondo, altrimenti questi risultati non conteranno nulla”.

“Ci sono ancora tante cose da migliorare – conclude Deschamps – , ma i giocatori hanno tanta voglia di far bene. Questa vittoria ci da certamente fiducia in vista del futuro. E’ stato il modo migliore per chiudere quest’anno”. Già, perchè i Galletti torneranno a giocare nel 2013. Precisamente il 6 febbraio, quando in occasione del  50esimo anniversario del Trattato dell’Eliseo sulla cooperazione franco-tedesca, i Bleus affronteranno a Brema la Germania. Un’altra grande prova, da superare con le due parole d’ordine: collectif et discipline.

REPORT

ITALIA 1-2 FRANCIA
35′ El Shaarawy (I), 37′ Valbuena (F), 67′ Gomis (F)

ITALIA (4-3-3): Sirigu – Balzaretti, Barzagli (47′ Bonucci), Chiellini, Maggio – Marchisio (50′ Giaccherini), Montolivo (50′ Florenzi), Verratti (51′ Pirlo) – Candreva (70′ Giovinco), El Shaarawy (71′ Diamanti), Balotelli.  A disp. Buffon, De Sanctis, Viviano, Peluso, Astori, Santon, Destro.  All. Prandelli

FRANCIA (4-3-3): Lloris – Debuchy (47′ Reveillere), Sakho, Koscielny, Evra – Matuidi, Sissoko (90′ Tremoulinas), Capoue (83′ Gonalons) – Valbuena (72′ Gourcuff), Ribery (63′ Menez), Giroud (64′ Gomis).  A disp. Landreau, Mandanda, Rami, Jallet, Yanga-Mbiwa, Clichy, Cabaye, Payet.   All. Deschamps

Arbitro: Alberto Undiano
Ammoniti: Balotelli
Spettatori: 20.000

PAGELLE

                           Mathieu Valbuena             Olivier Giroud

 

Lloris: Nonostante il goal subito sotto le gambe, la sua prestazione è stata soddisfacente. Sicuro ed attento le altre volte che è stato chiamato in causa.  VOTO 6

Koscielny: Soffre un pò nei primi 20 minuti, poi cresce in sicurezza e tiene a bada senza troppi problemi un pericolo come Balotelli.  VOTO 6,5

Debuchy: Più convincente in fase difensiva che offensiva. Il vero Debuchy lo stiamo ancora cercando…  VOTO 5,5

Sakho: Prestazione autorevole del centrale parigino. Anche lui soffre un pochino nei primissimi minuti, poi dimostra di meritarsi un ruolo da titolare  per lo meno con la casacca bleu.  VOTO 7

Evra: Prende tanti punti agli occhi di Deschamps nel ballottaggio con Clichy. Buonissima la sua prova sia in fase di contenimento che di spinta. Perfetto l’assist per il goal vittoria di Gomis.  VOTO 7

Matuidi: Intelligente ed elegante. Il mediano del Psg è in un ottimo momento di forma e sta dimostrando di meritarsi un posto fisso in nazionale.  VOTO 6,5

Capoue: In coppia con Matuidi forma la diga di centrocampo. Mette la museruola a Pirlo e Verratti.  VOTO 6,5

Sissoko: Gara pulita ed attenta quella della mezz’ala del Tolosa. Si rende protagonista anche di qualche incursione interessante in zona d’attacco.  VOTO 6,5

Ribery: Qualche guizzo e nulla più. ‘Kaizer Franck’  non era molto in serata.  VOTO 5,5

Valbuena: Anche da titolare il folletto marsigliese ha detto la sua. Si è permesso il lusso di ripetere la prodezza di Dortmund, chiarendo a tutti che certi numeri sono parte integrante del suo repertorio. Va su tutti i palloni, rivelandosi un brutto cliente in ogni zona del campo.   VOTO 7,5    IL MIGLIORE

Giroud: Si impegna molto, ma non riesce mai ad essere realmente pericoloso. Sicuramente meglio nei 5 minuti del Calderon…  VOTO 5   IL PEGGIORE

Sostituzioni

Reveillere: Entrato ad inizio ripresa, copre con esperienza la sua zona di competenza.  VOTO 6

Gourcuff: Poco più di venti minuti per il trequartista del Lione, che non è riuscito a mettere in mostra le sue doti. Il periodo nero sembra comunque alle spalle.  VOTO 6

Menez: Entra e cambia la partita. Sicuramente la mossa più azzeccata di Deschamps: l’esterno parigino risulta praticamente imprendibile per la difesa azzurra con le sue sgroppate. Con una corsa palla a piede partita appena dopo il centrocampo per poco non freddava il compagno Sirigu per la terza volta.  VOTO 7

Gomis: Tocca il primo pallone e lo deposita in fondo alla rete. Il bomber dell’OL sostituisce Giroud e tre minuti riesce in ciò che l’attaccante dell’Arsenal non era riuscito a fare in 64.  VOTO 6,5

 

Marco Trombetta

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