Quando dici gennaio dici mercato. E quando dici mercato dici Paris Saint-Germain. E’ una catena che nell’ultimo anno nessuno è riuscito a spezzare. Il signor Al-Khelaifi ha speso soltanto l’ultima estate qualcosa come 147 milioni di euro per rendere invincibile la sua creatura, ma i risultati del club di Carlo Ancelotti non sono stati scintillanti come il petrolio del Qatar.

Gennaio è alle porte, con Wes e ‘Daniè’ il Psg può prendere il volo
La qualificazione agli ottavi di Champions da primi nel girone ha soltanto affievolito la delusione per il terzo posto – a -5 dalla vetta – in un campionato da annientare, e per l’eliminazione prematura in Coppa di Lega. L’Ibra dipendenza ha già raggiunto uno stadio quasi cronico, tralasciando l’ultima prestazione – uno sfavillante 4-0 su un Evian meno che mediocre quest’anno – che è tutto fuorchè indicativa.
Leonardo ha lavorato tanto ques’estate, ma ha lavorato in modo frenetico. A Parigi era partita una caccia al giocatore del momento, che a tutti i costi doveva essere acquistato. L’esempio perfetto è Lucas: soffiato sotto il naso al Manchester United più per sfregio che per necessità. Il brasliano è un grandissimo talento, uno dei più puri a livello mondiale. Ma al Psg – che per lui ha speso 40 milioni – serve davvero?
Serve un’altro trequartista-mezza punta da aggiungere alla collezione insieme ai vari Lavezzi, Nene, Menez e Pastore? La risposta è no. Al Psg serve qualcuno che illumini il gioco, un collante tra centrocampo ed attacco, un leader in mezzo al campo. Non può fare (come del resto fa) tutto Ibrahimovic. Matuidi si è dimostrato l’unico all’altezza in mediana, mentre per quanto riguarda Verratti sono ancora evidenti i suoi limiti caratteriali che lo hanno portato ad essere più falloso che estroso nell’arco dei 90 minuti.
Ancelotti è stato chiaro in conferenza stampa: “La politica del PSG è molto chiara, l’unico ad arrivare a gennaio sarà Lucas Moura. Non acquisteremo nè De Rossi, nè Sneijder”. Ed è proprio qui che volevamo arrivare caro Carletto. Perchè De Rossi e Sneijder sarebbero stati e possono essere ancora gli acquisti più sensati dal Psg fino ad ora. Escluso Ibrahimovic, infatti, tutti gli altri milioni sborsati potevano rimanere nelle casse parigine.
IL PSG CON DE ROSSI E SNEIJDER
Sirigu
Jallet – Alex – T. Silva – Maxwell
Matuidi – De Rossi – T. Motta
Sneijder – Lavezzi
Ibrahimovic
Il romanista sarebbe l’uomo perfetto per la cerniera di centrocampo. Sostanza e qualità in un unico giocatore, che nel suo ruolo è praticamente unico a livello europeo. Stesso discorso vale per Wes. L’olandese ha bisogno di nuovi stimoli, e giocare alle spalle di Ibra potrebbe ridarglieli eccome.
Un Psg con De Rossi in mediana, Sneijder e Lavezzi a supporto di Ibrahimovic è da fantacalcio. Ma nemmeno troppo. Perchè sicuramente, sotto la Torre, non hanno problemi di soldi. E quindi gli stipendi faraonici di Wes e ‘Daniè’ sono nettamente alla portata.
Carletto dice no, ma in cuor suo ha già detto sì. Ha davanti un’occasione di mercato troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. In giro non ci sono infatti giocatori capaci di sopperire a quelle mancanze che hanno portato Ibra a dire “mio figlio gioca meglio voi…”. In giro non c’è un altro De Rossi, non c’è un altro Sneijder. Lo sa Ancelotti, lo sa Ibrahimovic, lo sa Al-Khelaifi, che in tempi non sospetti aveva detto di voler costruire un dream team. Bene, adesso può farlo.
D’altronde la fase decisiva della stagione è alle porte. Prima la trasferta in infrasettimanale a Valenciennes e poi il big match casalingo da vincere a tutti i costi con la capolista Lione. Aspettando il mercato.
Perchè è probabile che il Psg di oggi, alla lunga e dopo tante difficoltà riuscirà finalmente a conquistare la Ligue 1. Ma un Psg del domani con De Rossi e Sneijder nel motore può veramente puntare senza alla tanto sbandierata Champions. Carletto ci ripenserà?
Marco Trombetta