La parola primato è diventata un’ossesione a casa Psg. Ecco perchè l’ultima gara del girone A – che guarda caso è la prima lettera dell’alfabeto – col Porto è più importante di quanto si possa immaginare. In palio c’è quel primo posto che manca in Ligue 1. In palio c’è il futuro di Carletto Ancelotti e quello di una squadra alla disperata ricerca di conferme.

Carletto istruisce i suoi, ci vorrà ben altro Psg rispetto a quello visto a Nizza
BENEDETTA CHAMPIONS – Quello del Psg altro non può definirsi che nero. L’eliminazione dalla Coppa di Lega e la sconfitta in campionato col Nizza, che ha fatto scivolare i parigini a -5 dalla vetta, non ha fatto altro che accentuare un’Ibra-dipendenza acuta. Ancelotti ha detto che l“inizio di stagione non è stato buono”, arrivare primi nel girone di Champions diventa quindi quasi d’obbligo per calmare le acque e confermarsi vincenti in Europa, dove il Psg ha miglior attacco e miglior difesa.
Ancelotti potrà riabbracciare i suoi connazionali Sirigu e Verratti, che partiranno con tutta probabilità dal primo minuto. Possibile chance da titolare anche per Sissoko nel terzetto di centrocampo, col genietto di Pescara e Matuidi, espulso nell’ultima gara di campionato a Nizza. Non è escluso, però, l’impiego dall’inizio della stellina 17enne Rabiot. In avanti, con l’insostituibile Ibrahimovic, ci dovrebbe essere spazio per il brasiliano Nene. Per l’ultimo posto nel tridente sarà ballottaggio Lavezzi–Menez, mentre per Pastore si prospetta l’ennesima panchina.
OCCHIO AI DRAGONI – I portoghesi, ancora imbattuti in Champions, vengono dalla sconfitta in Coppa col Braga ma in campionato sono, in compagnia del Benfica, un autentico rullo compressore: 26 punti in 10 giornate, nessuna sconfitta. All’andata furono proprio i Dragoni a mettere per la prima volta a nudo le difficoltà del Psg e al Parco dei Principi non saranno sicuramente loro ad avere qualcosa da perdere.
Non ci saranno particolari cambiamenti da parte del tecnico Vitor Pereira. Tra i pali, dopo aver lasciato il posto al giovane Kadu nel match di Coppa di venerdì, tornerà il titolare Helton. A sinistra nel quartetto di difesa ci sarà come di conseuto Mangala, che vivrà una serata speciale essendo nato proprio a Parigi. Con lui confermati Ba, Otamendi e Danilo sulla fascia opposta. Centrocampo affidato alla classe di Joao Moutinho e all’esperienza di Lucho Gonzalez, davanti il tridente tutto concretezza e fantasia James Rodriguez–Jackson Martinez–Varela. Ancora out il centrale Maicon.

Il Psg dovrà scacciare (in tutti i sensi) i ‘fantasmi’ dell’andata
TRIS D’ASSI – Due moduli a specchio, due tridenti a confronto: chi avrà la meglio? Il Psg avrà sicuramente dato un’occhiata al match d’andata, quando ha sofferto in maniera esagerata sulle fasce con Van der Wiel e Maxwell. Di contro i Dragoni avranno il loro da fare con Ibrahimovic, che sa bene come tenere alta la squadra e favorire gli inserimenti di Lavezzi e Nene. Chi riuscirà ad annullare il tridente avversario avrà vinto la partita.
IBRA E GLI ANTAGONISTI – Impossibile non dare la parte del protagonista a Zlatan Ibrahimovic, quest’anno entrato già in più del 60% delle azioni da goal del Psg. Con lui ci si aspetta molto anche da Nene, apparso rigenerato in queste ultime settimane e pronto a dimostrare tutto il suo valore. Occhio anche a Lavezzi, opaco in Ligue 1, ma reduce da una doppietta a Kiev.
Nel Porto il nome caldo è quello di James Rodriguez, match winner all’andata e talento capace di far impazzaire la difesa parigina. Sarà dura tenere a bada il bomber Jackos Martinez, mentre i piedi di Moutinho possono in ogni momento essere un’arma letale.
PROBABILI FORMAZIONI
Il 4-3-3 di Ancelotti:
Sirigu
Van der Wiel Alex T. Silva Maxwell
Verratti Matuidi Sissoko
Nene Ibrahimovic Lavezzi
Varela Jackson James
Lucho Defour Moutinho
Danilo Otamendi Ba Mangala
Helton
Il 4-3-3 di Vitor Pereira:
Marco Trombetta