“A tratti siamo stati bravi e belli, ma dobbiamo dire che siamo stati fortunati a vincere, anche se la fortuna aiuta gli audaci…”. Le parole di Salvatore Sirigu rispecchiano perfettamente l’1-0 – il terzo nelle ultime cinque partite – con cui il Paris Saint-Germain ha archivato la pratica (più difficile del previsto) Lille. Ma il merito di questa vittoria è da attribuire ad un solo uomo…Ibrahimovic? Non stavolta.

Chedjou da così…
Lo svedese nell’ultima partita si è addirittura ridotto ad essere uno sparring partner di Aurelien Chedjou. Sì, proprio così. Il 27enne difensore camerunense potrà raccontare ai nipotini di aver umiliato sua maestà Ibra al Parco dei Principi. Come? Con un tunnel d’alta scuola, a cui Ibra ha reagito con una risata tra l’ironico e l’incredulo. Il suo pensiero sarà stato: “Sto qua, come si chiama, mi fa il tunnel a me?”.
Le cose, infatti, sono ben presto tornate alla normalità. Su un cross dalla destra il portiere del Lille Elana esce a farfalle e fa carambolare il pallone proprio addosso al povero Chedjou, che dopo il tunnel ad Ibra segna anche il goal vittoria per il Psg. Chissà se dopo questa partita il presidentissimo Al-Khelaifi non pensi di acquistarlo, visto che (autogoal a parte) un difensore come lui a Lille è davvero sprecato.
Tornando alla partita è invece evidente come troppo spesso gli uomini di Ancelotti fatichino a buttarla dentro. E’ chiairissimo che non c’è trippa per gatti senza i goal di Ibrahimovic. Inoltre c’è da considerare che al Lille, nel primo tempo, è stato annullato il goal regolarissimo di Rodelin per un fuorigioco inventato di Roux. Senza dimenticarci del palo colpito da Tulio De Melo – sì quello della diatriba di mercato tra Parma e Palermo – nei minuti finali del match.
Ma come si dice a Parigi: sono i maccheroni che riempiono la pancia. Il Psg ha vinto ancora, ha passato il turno in Coppa di Francia e non subisce goal da ben sette partite. A proposito, il nostro Sirigu è entrato nella storia del club della capitale, rimanendo imbattuto per ben 765 minuti. Polverizzato il record di un mostro sacro come Bernard Lama, che nella stagione 96-97 era arrivato ‘soltanto’ a 697 minuti.
Il Lione ha affisso il cartello ‘vendesi’ sulla porta della sede, ma nonostante giocasse il fratello di Ghezzal al posto di Lisandro Lopez (finito al caldo in tribuna), la squadra di Garde è riuscita a tirar fuori ancora una volta gli attributi e vincere sul campo del Valenciennes.
Il Psg deve quindi accontentarsi di dividere anche per questa settimana la vetta della classifica. Del resto una partita come quella col Lille, con poche idee in attacco ed un Ibra a secco con le gambe eccessivamente divaricate, il Psg non l’avrebbe mai vinta. Quindi menomale. Menomale che Che…djou.
Marco Trombetta