Bleus

Il Punto sui Bleus – Una bella vittoria per l’ultimo saluto a Thierry

Non poteva che lasciarci così, Thierry Roland, storico telecronista del calcio francese, che ha commentato i Bleus per tutta una vita: 13 coppe del Mondo, 9 europei, più di 1300 match. Si è spento ieri, la stessa sera in cui la sua Francia batteva l’Ucraina e conquistava la prima vittoria ad Euro 2012. Chissà come l’avrebbe commentato questo successo, con la sua voce inconfondibile, appassionata, diretta e sempre pungente. Blanc l’ha definito così: “Un’enciclopedia del calcio”. Ma lassù, per lui, ci sono già pronte cuffie e microfono. Au Revoir Thierry…

QUI l’indimenticabile “Monsieur Foote, vous êtes un salaud !” (Mr. Foote sei un bastardo!), una delle frasi che hanno reso celebre ed insostituibile Roland

Sul campo la Francia ha fatto il suo dovere per ricordare al meglio Roland. Il 2-0 sull’Ucraina ha dato un segnale forte a questo europeo: i Bleus ci sono. La vittoria su Sheva e compagni verrà ricordata come la prima, nella storia dei Galletti, ai danni di un paese ospitante. Un buon auspicio per andare avanti. La tempesta di Donetsk ha spazzato via tutte le insicurezze, oliato gli ingranaggi e consegnato al campo una squadra bella e convincente, nonostante gli errori di mira del primo tempo. Il 4-3-3 di Blanc ha trovato la sua conformazione. Un modulo veloce, profondo e letale. Agli antipodi rispetto allo storpio 4-5-1 visto alla prima uscita.

Menez croce e delizia

Blanc ha cambiato il giusto, senza forzare l’ingresso di M’Vila e arretrando Nasri sulla linea dei centrocampisti al posto di un Malouda comprensibilmente lasciato in panchina. Sembrava infatti da pazzi che il franco algerino partisse dalla panchina a favore del centrocampista del Chelsea. Blanc, infatti, ha scelto per il giocatore del City un ruolo maggiormente di sacrificio (mezz’ala destra), ma sicuramente più congeniale alle sue caratteristiche. Per il 4-3-3 ci vogliono le ali. Ed ecco che spunta Menez, che sulla destra fa il bello e il cattivo tempo, ma alla fine si rivela una mossa azzeccata.

Certo, dopo il primo tempo la maggior parte dei tifosi francesi avrebbero voluto prendere ‘Jerry’ per il collo, ma Blanc non si è fatto prendere dall’irritazione, dando fiducia all’esterno del Psg. Fiducia ripagata col goal che ha sbloccato il match, un goal che a detta di Ribery “può fare solo bene a Menez”.  Blanc, del resto, crede molto in lui: “Gli ho detto di non preoccuparsi, lui può fare la differenza sempre. – le parole del ct dei Bleus – Lui ha qualità e grande rapidità, ha solo bisogno di credere in se stesso. Sono molto felice che abbia segnato, per noi è una cosa molto importante”.

Cabaye padrone del centrocampo

Come è molto importante aver trovato il sistema di gioco ottimale. In difesa si sono fatti notevoli passi avanti, soprattutto con Mexes, ma Rami deve ancora trovare quella sicurezza e quell’esperienza che palesemente gli manca. Nel primo tempo, infatti, si è fatto sverniciare dal 36enne Shevchenko, che avrà una classe immensa, ma non ha più la velocità dei vecchi tempi.

A centrocampo, però, non c’è stata partita. Cabaye sta studiando per diventare lo Xavi d’Oltralpe, e lo sta facendo nel migliori dei modi. Lui incarna il vero spirito di squadra dei Bleus. Coinvolto praticamente sempre nelle azioni, Cabaye, ha diretto alla perfezione il centrocampo. ‘Yo’, per gli amici, è la vera scoperta della Francia di Blanc. Il goal rappresenta la ciliegina sulla torta di una gara da top.

L’ingresso di M’Vila nel secondo tempo è servito a ridare al centrocampista del Rennes il ritmo partita. Dalla prossima partita potrebbe infatti partire titolare, anche se Diarra non ha ancora una volta demeritato. Non è escluso, infatti, che Blanc possa pensare di proporre un 4-2-3-1, con la diga davanti alla difesa composta proprio dal tandem M’Vila-Diarra.

Infine, nel trio d’attacco si è rivisto il vero Ribery. L’esterno del Bayern ha puntato a fare il suo gioco, senza arretrare il suo raggio d’azione. Risultato? Devastante, a tratti imprendibile. Merito anche di un Benzema in versione assist-man. La punta del Real ha fatto un grande lavoro di squadra, svariando su tutto il fronte e dispensando passaggi decisivi.  D’altronde l’idea di Blanc è proprio quella: non dare punti di riferimento. E ci è riuscito alla grande.

Benzema uomo assist

I goal arriveranno, avrà pensato Benzema. Per ora va benissimo così. “Siamo molto orgogliosi di questo risultato. – dichiara il numero 9 dei Bleus – Abbiamo giocato insieme, abbiamo avuto tante occasioni. Dobbiamo continuare così. E’ bellissimo sia segnare che far segnare. Non devo per forza fare goal, l’importante è essere decisivi, utili alla squadra. E poi Menez è un mio amico…”. Nulla da eccepire. La filosofia è quella giusta. Grandi individualità al servizio del colletivo. E’ così che si vince.

Per la gioia di Blanc: ” E’ stata una vittoria meritata. Abbiamo deciso di giocare aggressivi, di sfruttare al meglio gli esterni. Abbiamo dominato per gran parte la partita, ma adesso non dobbiamo cullarci, rimanere concentrati”. Una vittoria importante, la prima dopo sei anni di carestia in competizioni ufficiali. “Sei anni sono lunghi – confessa Blanc –  spero che la prossima vittoria della Francia non sarà fra altri sei anni, perché in tal caso non sarò qui a parlare con voi. Sarò stato licenziato tempo prima…”. Quindi sotto con la Svezia. Bisogna riabituarsi a vincere.

LE PAGELLE

Lloris: Si fa trovare pronto nel primo tempo sulla stoccata di Sheva, ma non ha più altre occasioni per riscaldare i guantoni. Vigile.  VOTO 6,5

Debuchy: Meno propositivo rispetto al match con l’Inghilterra, anche perchè poco servito. In fase difensiva fa bene il suo lavoro.  VOTO 6

Rami: Per il centrale del Valencia rimangono i soliti errori di posizione ed incertezza. In pieno rodaggio.  VOTO 5,5  IL PEGGIORE

Mexes: Nettamente meglio rispetto alla sfida con l’Inghilterra. Gli auguriamo di non farci rimpiangere queste parole.  VOTO 6,5

Clichy: Blanc lo mette dentro al posto di Evra, lui lo ripaga con una costante spinta offensiva ed una buona copertura difensiva. Da riproporre.  VOTO 6,5

Diarra: Non fa un grandissimo lavoro, anche grazie alla pochezza del centrocampo ucraino, ma è sempre utile in fase di interdizione.  VOTO 6

Cabaye: Il metronomo del centrocampo, l’uomo che lavora dietro le quinte, in silenzio, rendendo perfetto lo spettacolo. Regista d’eccezione.  VOTO 8  IL MIGLIORE

Nasri: Nel ruolo di mezz’ala destra è costretto maggiormente al sacrificio. Ma la qualità che da lui al centrocampo è indiscutibile.  VOTO 6,5

Menez: Sprecone nel primo tempo, decisivo nella ripresa. L’esterno del Psg ha dato vivacità all’attacco dei Bleus. Deve migliorare in concretezza, ma noi lo vogliamo premiare.  VOTO 7

Benzema: Non segna? Poco male, fa segnare. La punta del Real ha regalato entrambi gli assist dei goal francesi, svariando su tutto il fronte d’attacco. Ha messo tutto il suo talento al servizio della squadra. Altruista.  VOTO 7,5

Ribery: E’ tornato Kaiser Franck. Lì davanti è un motorino inesauribile, corre, dribbla ed inventa azioni. L’offensiva francese parte spesso dai suoi spunti fulminei. Adesso, aspettiamo solo il livello successivo.  VOTO 7,5

 Marco Trombetta

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