Ligue 1

Carlò sei ‘Champion d’automne’, ma il vecchio Kombouarè…

Il nostro Carlò potrà passare serenamente le feste. Il suo Paris Saint-Germain ha svolto il compitino del primo semestre laureandosi – seppur per differenza reti – campione d’inverno. Adesso gli basterà mantenere la rotta per arrivare a prendersi l’Hexagoal a maggio. Tuttavia il primo anno di Ancelotti sulla panchina del Psg non è servito a cancellare definitivamente il nome del suo predecessore…

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Ancelotti ha chiuso il girone d’andata in testa con 38 punti al pari di Marsiglia e Lione. Un anno fa Kombouarè ne totalizzò 40 (+3 sul Montpellier) e venne esonerato…

Quell’Antoine Kombouarè che proprio 12 mesi fa gli lasciò in eredità un Psg primo in classifica con tre punti di vantaggio sul Montpellier. Sì proprio il piccolo Montpellier che a fine anno relegò la corazzata parigina al secondo posto. Ancelotti, infatti, concluse il girone di ritorno con 39 punti – uno in meno di quelli conquistati da Kombouarè nel girone d’andata – che scatenarono mille dubbi e domande nella testa dei tifosi e dei media.

Tra le migliaia di domande ne spicca però una: era necessario spendere fior di milioni per ingaggiare Ancelotti? Kombouarè, per carità, era meno ‘cool’. Ma sicuramente non meno concreto ed efficace, anzi. Quest’anno con gli arrivi di Lavezzi, Thiago Silva, Ibrahimovic e compagnia bella, Carletto era sicuro di polverizzare il ricordo di Kombouarè a suon di punti, ma ancora una volta non ci è riuscito.

Nell’arco di 19 partite giocate il vecchio Antoine resta ancora il migliore. Essere ‘Champion d’automne’ per differenza reti non è un traguardo da festeggiare stappando bottiglie di champagne. Questo Psg è troppo più forte di qualsiasi altra squadra in Ligue 1, dovrebbe essere il Barcellona di Francia. E non soltanto per la somiglianza dei colori.

CHAMPIONE D’AUTOMNE A CONFRONTO

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KOMBOUARE‘             ANCELOTTI

19 partite                     19 partite

12 vittorie                   11 vittorie

4 pareggi                      5 pareggi

3 sconfitte                   3 sconfitte

40 punti                       38 punti

Un anno fa Kombouarè si sedeva comodo sulla poltrona d’inverno con due punti in più e tre-quattro campioni in meno rispetto al Psg attuale. Se mettiamo gli undici a confronto risulta quasi impossibile crederlo. In difesa c’era Zoumana Camarà e non Thiago Silva, a centrocampo primeggiavano l’ex juventino Sissoko e Bodmer, mentre in avanti la stella indiscussa era il brasiliano Nene.

CI SONO PSG…E PSG

L’11 di Kombouarè

Sirigu
Jallet  Z. Camara  Bisevac  Cearà
Bodmer  Sissoko
Menez  Pastore  Nene
Gameiro

L’11 di Ancelotti

Sirigu
Jallet  T. SILVA  ALEX  MAXWELL
T. MOTTA  MATUIDI
Pastore
Menez  IBRAHIMOVIC  LAVEZZi

Oggi tutti questi giocatori sono col posto assicurato in panchina o – nel caso di Nene – con le valigie pronte per cambiare aria già da gennaio. Per loro non c’è più spazio perchè in campo ci va un vero e proprio dream team, che per adesso, però, non ha dimostrato di potersi meritare tale appellativo.

Il valore di mercato del Psg e di circa 307 milioni di euro, quello di Lione e Marsiglia rispettivamente di 118 e 117. In questa stagione il Psg ha speso già 147 milioni, contro i 9 del Lione e i 2,5 del Marsiglia. Tuttavia sono tutte e tre lassù con gli stessi punti.

Insomma lo dicono i numeri: Ancelotti può e deve fare ancora tanto per scacciar via dal Parco dei Principi lo spettro di Kombouarè.

Marco Trombetta

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